Il caporedattore de “Il Mattino:
“Il Napoli è sfinito, paga il quasi impossibile inseguimento alla zona Champions: due punti nelle ultime quattro partite allarmano, come il calo fisico nell’ultima mezzora, come l’incompiuto passo in avanti in classifica. Ieri ha fallito anche il pareggio e non è riuscito a scavalcare la Lazio. Stracciarsi le vesti però è sbagliato, addossare le colpe a Mazzarri è semplicemente inutile. Quello che Cavani e gli altri stanno attraversando è il momento più duro per questa squadra, stretta tra un terzo posto che sembrava a portata di mano e una stagione con impegni da mozzare il fiato. Certo, la posizione in classifica ed i punti di vantaggio della Lazio sembravano in bilico ad ogni turno di campionato. Tuttavia la distanza non s’è mai annullata e, giornata dopo giornata, è divenuta incolmabile. Il Napoli ieri ha cambiato schieramento per contingenze varie, una formazione che ha messo sotto gli occhi di tutti l’incompletezza della rosa: non aveva esterni, perché se si fermano in un botto Dossena, Maggio e Zuniga c’è da avvertire i brividi. Non è bastato neppure affidarsi ad altri elementi di sostanza come Campagnaro, in questo momento forse il meno in forma. Non brilla il Napoli con la difesa a quattro. Diminuire i terzini e aumentare qualche scelta in avanti è un disegno non in simbiosi con la squadra, costruita con gli uomini che ha, ovvero con coloro che ben si adattano all’altro modulo. In questo lento crepuscolo il Napoli non vanta giocatori nettamente migliori degli altri. Eppure, non ci fosse stata la svirgolata di De Sanctis, sarebbe forse risultato lecito sognare il sorpasso sulla diretta concorrente, anche in segno di rivalsa dopo la partita di Torino. Ma l’illusione è durata poco. Ora la Mazzarri band sente alle spalle un vento inevitabile, come se il respiro del suo popolo la costringesse a rivedere scelte ed obiettivi. Ultima notazione: il Napoli non è riuscito a battere la Lazio né all’andata e né ieri, e non stiamo parlando di un colosso mondiale. Ricordiamocelo un po’ tutti, e sotto con l’Atalanta, per non precipitare ancora”.
La Redazione
P.S.
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