L’editoriale di Tony Iavarone:
“Hamsik ha un sogno rivelatore: «Il terzo posto, ma non solo: vogliamo il massimo per una stagione eccezionale». Il sogno rivela che per il Napoli è arrivata la partita più importante della stagione. Contro il Lecce si è, infatti, giocato molto più della quint’ultima gara di campionato: già, perché la Lazio ha perso e perché una mancata vittoria, ma pure un eventuale pareggio, avrebbero reso virtualmente impossibile l’inseguimento alla zona Champions ed assai nebuloso il prosieguo della stagione di Mazzarri e dei suoi prodi. Il tecnico degli azzurri non si è lasciato impressionare: né dalle voci di mercato (riguardanti il suo stesso destino e poi quello di Cavani, Lavezzi etc.), né dalla impervia, ancorché possibile, rimonta. «In questo finale di stagione non abbiamo mai giocato al massimo ed è appunto il motivo di conforto: possiamo dare molto di più e ora ci sono tutte le condizioni per riuscirci», aveva dichiarato alla vigilia l’allenatore. Poi, sul campo di Castelvolturno, aveva studiato formazione e schemi il più possibile pragmatici, con quattro centrocampisti e il solo Hamsik in appoggio all’ unica punta Cavani: evitare il gol avversario costituiva la priorità, cautelarsi sugli inserimenti dei centrocampisti (Cuadrado in primis) contro scherzi e scherzetti patiti in altre delicate, ma sventurate circostanze, era così importante che ai rimedi specifici sonostate dedicate ampie sessioni dell’allenamento. Il sistema di gioco prescelto per meglio proteggere la difesa s’è rivelato proficuo perché l’attuale ritmo basso della squadra non le permette l’abituale contemporaneità nella fase difensiva e d’attacco, e poi fa leva su tre dati di fatto: il recupero della coppia Gargano-Inler, la possibilità di sfruttare gli inserimenti di Hamsik-gran colpo di classe il suo gol -, la rivelazione Zuniga e soprattutto il desiderio di Cavani di dimostrarsi, sul palcoscenico italiano, il miglior attaccante. Certo questo inseguimento alla zona Champions è entusiasmante. Tuttavia il terreno si presenta tuttora scivoloso.È come se gli dei del calcio si divertissero a rimescolare le carte in tavola e i valori acquisiti. Se così non fosse, sarebbe sin troppo scontato affermare che oggi il Napoli – alla luce delle ultime esibizioni di Lazio e Udinese -è la formazione più attrezzata a puntare al terzo posto, dunque è favorita. Ma non è così che vanno le cose in questo campionato dove il ribaltamento delle posizioni è all’ordine del giorno. Basta pensare a tre giornate fa, quando il Napoli non si trovava neppure in posizione utile per l’Europa League. O, viceversa, ritornare con la memoria a febbraio e a marzo,quando la Mazzarri band centrò un filotto di vittorie che la proiettò nelle primissime posizioni. Al di là di queste considerazioni, comunque, resta il campo di gioco l’unica sede abilitata a sentenziare. Dunque, bisogna attendere ancora pochissimi giorni ed a sabato -Roma-Napoli, altra importante tappa, avremo qualche elemento in più su cui ragionare”.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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