Toni Iavarone, responsabile del settore sportivo del quotidiano “il Mattino”, come di consueto, interviene ai microfoni di Radio CRC nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete”. Ecco quanto evidenzia iamnaples.it:
“La Lazio, in sfide difficili –come lo è quella di Domenica-, se ne sta molto sulla difensiva. Certo, non credo che per questo motivo giocherà con un 9-1-0. In fondo la sfida tra Napoli e Lazio è cominciata già da tempo, al di là del diverbio che c’è stato tra Lotito e De Laurentiis. In questo match conterà tantissimo la tecnica dei singoli, che possono trasformare un contropiede in un goal, per esempio”. Aggiunge, poi, una parentesi sul 23 partenopeo: “Il limite di Gargano è quello di voler, a tutti i costi, fare tutto da solo. Un esempio sono le punizioni, i lanci, e così via… Il Gargano dei primi tempi, che era una sorta di Arsenio Lupin che rubava palloni a tutto spiano, è quello che servirebbe”. Sull’attacco laziale, dichiara: “Tra Hernanes e Zarate temo di gran lunga di più Zarate. Quest’attaccante è una copia sbiadita di Lavezzi, sa saltare l’uomo, e quindi può rivelarsi pericoloso. Per questo motivo, nella difesa del Napoli, al di là dell’insostituibile perno difensivo Cannavaro, ci vedrei bene Santacroce –che difende molto spesso anticipando- ed Aronica –che con l’esperienza può fare tanto”.
La Redazione
M.S.
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