Pina Tommasielli, Assessore allo Sport del comune di Napoli, ha parlato a Marte Sport Live per parlare della notizia lanciata quest’oggi dal Mattino: il San Paolo subaffittato alle giovani coppie, per foto, “tour” o magari, semplici momenti di intimità: “I livelli sui quali bisogna agire sono due: uno puramente amministrativo, e il secondo di natura giudiziaria. Abbiamo cercato di dare regole precise, per i licenziamenti dei diretti interessati servono prove, e non sono aspetti che riguardano l’amministrazione. Segnaliamo eventuali colpe a chi di dovere. Come abbiamo scoperto la truffa? Una mia paziente (è medico, ndr) mi ha segnalato con estrema ingenuità la volontà di far accedere sua figlia tra le mura del San Paolo. Mi ha chiesto un piccolo favore vista la mia posizione di assessore, in caso contrario, e cito “avrebbe agito come avrebbero fatto tutti”. Così mi sono informata ed ho scoperto l’arguto stratagemma. Siamo amministratori e dobbiamo agire secondo norme di legge, per quanto qui si parli di “amore” e non di odio. Alcuni dipendenti hanno gestito la “cosa pubblica” come “cosa privata” e non va bene”. Intanto, il comune di Napoli ha regolarizzato la possibilità di poter accedere al prato del San Paolo per una “foto ricordo”. Questo il commento dell’Assessore: “Valeva per il Maschio Angioino, il prezioso pass può essere esteso anche per il San Paolo, che per i napoletani non è semplice staido, ma un tempio prezioso, un vero e proprio monumento carico, denso di storia”.
Giovanni Ibello
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