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Tommasi sulle scommesse: «Sistema ben rodato e corrotto»

Madrid. Il calcio italiano? «È infetto. Un sistema criminale, corrotto e ben rodato». Damiano Tommasi, a Madrid per l’Eurocoppa di calcio indoor, non usa giri di parole. A «El Pais», il presidente dell’Associazione calciatori italiani, ex della Roma e dello spagnolo Levante, parla di scandali e combine che sferzano il campionato italiano, critica la presenza degli ultrà e assicura che «il calcio di alto livello, non solo italiano ma europeo, è un business popolato di gente che lo avvelena».
Avverte Tommasi: «Le inchieste parlano anche di persone non italiane, che hanno il quartiere generale all’estero e che favoriscono un certo tipo di scommessa». Possibile che la Liga spagnola sia in salvo? «Ho letto che hanno archiviato l’Operazione Galgo – ricorda – Non mi è di nessuna consolazione, ho voglia di andare fino in fondo alla questione: l’Italia ha bisogno subito di un cambio di mentalità», ammonisce.
Il giudice Di Martino dice che, se necessario indagherà all’infinito, pur di chiudere il cerchio. Tommasi invita a «delimitare il problema e fare giustizia, se vogliamo ricominciare la prossima stagione. Sappiamo che non si tratta di casi isolati. C’è un sistema corrotto, criminale e ben oleato. A me – incalza Tommasi – preoccupano più le dichiarazioni di Laudati, il procuratore che indaga a Bari, che parla di questa rete di scommesse come di un business che genera più del traffico di droga». L’ipotesi fatta balenare da Prandelli di non partecipare agli Europei? «Una provocazione». Certo, a Coverciano gli animi sono tesi e costa isolarsi, ma «il terreno di gioco è il migliore luogo in cui sviare l’attenzione» dai veleni.
«In Italia c’è sempre stato malcostume – riflette Tommasi – considerare come normale che le squadre che non hanno obiettivi in classifica non giochino con lo spirito di quelle di testa. E, chiaro, ora sono entrate le scommesse, i business, le raccomandazioni… Se si arriva alla serie A è perchè il sistema è già ben collaudato e chi lo mette in pratica sente di avere le garanzie necessarie per non essere scoperto». E Buffon? «Bisognerà accertare se ha responsabilità, penali o di comportamento e solo dopo trarre conclusioni», avverte Tommasi.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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