Damiano Tommasi ai microfoni di Sky commenta le elezioni FIGC, chiuse con un nulla di fatto: “Dopo la prima elezione quando nessuno dei tre candidati aveva superato il 40% entrambi gli altri due candidati avevano voluto incontrarci cercando di trovare un accordo e l’unico accordo possibile era con uno scenario che vedeva me presidente. Questo non è mai stato mai preso in considerazione, quindi non c’è stato modo di trovare l’intesa”.
Sul suo discorso: “Era il succo e l’anima del nostro programma. Noi non possiamo parlare un altro linguaggio. In un momento storico come questo era giusto interpretare le lacrime dei giocatori a San Siro. il dispiacere si supera girando pagina e oggi non hanno voluto girar pagina. Ne prendiamo atto”.
È questo il punto più basso del calcio italiano?: “Non so a che punto siamo. So che probabilmente al Mondiale non siamo andati per tanti motivi e uno di questi è che a livello istituzionale facciamo fatica. Dovremmo farci delle domande e capire da dove iniziare per poter ritrovare quello sprint necessario per apportare cambiamenti”.
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