Ospite dei microfoni di TMW, il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori parla così a margine della presentazione del “Gran Galà del calcio”, manifestazione promossa proprio dall’AIC: “E’ una stagione importante, il galà è inserito in una serie di eventi che vede protagonista l’associazione e i suoi 50 anni. Abbiamo avuto la possibilità di essere inseriti sulle maglie dei giocatori con la patch dei 50 anni, l’onore dell’emissione di un francobollo celebrativo. E’ una stagione di grande responsabilità, si è lasciato il segno e si è un punto di riferimento”.
Nelle ultime settimane è tornata protagonista la violenza, specie nelle serie migliori sugli arbitri: la posizione dell’associazione al riguardo?
“E’ il quinto anno in cui esce “Calciatori sotto tiro” in cui segnaliamo tutti gli episodi di violenza che subiscono i calciatori in qualsiasi serie, purtroppo ci sono anche ai danni degli arbitri e noi siamo sempre stati al fianco di federazione e associazione arbitri. La cosa che sorprende è sapere che a distanza di giorni ancora si erano trovati i responsabili di questi atti. Meno insulti e meno violenza vuol dire maggior entusiasmo per un sistema che ha bisogno di tutti per stare in piedi, non c’è la responsabilità di un singolo”.
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