(ANSA) – ROMA, 9 SET
Di fronte al ripetersi di cori razzisti “non possono essere i giocatori a decidere di fermare una partita”. Così il presidente dell’associazione italiana calciatori (Aic) Damiano Tommasi, intervenuto a Radio anch’io sport. “Il tema, specie dopo gli ultimi episodi nei confronti dell’interista Lukaku è molto presente. Ci vogliono volontà e coraggio per mettere in atto le sanzioni giuste. Se i razzisti sono pochi bisogna individuarli e sanzionarli, non facendoli più entrare negli stadi. Se sono tanti, diventa un problema da affrontare”. Tommasi sottolinea che “o facendo rete con le forze dell’ordine, lo Stato, le società sportive. La lettera scritta dai tifosi sul caso Lukaku è il sintomo che le zone franche esistono, che le entità che controllano zone di stadio ci sono e vengono quasi riconosciute e prese sul serio. Ma non penso che si possa caricare sulle spalle dei soli giocatori o degli arbitri la responsabilità di fermare le partite.”
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