Daniele Tombolini:
«Mano pesante? Ma sbaglio o gli allenatori dalla propria area tecnina non possono neppure uscire? Sinceramente, la scenata di Conte sabato sera sarebbe potuta e dovuta costare anche più cara al tecnico della Juventus», lo dice l’ ex arbitro ora in tv a «Quelli che…» nella domenica pomeriggio di Raidue.
I bianconeri vedono nemici visibili e invisibili, vendicatori mascherati e non, rematori contro.
«Che esagerazione. Poi hanno protestato nell’unica decisione corretta di Guida che l’altra sera ha sbagliato tutto. Tranne che nel non dare il rigore per il fallo di mano di Granqvist. Neppure io l’avrei dato».
Dunque, nessuno complotto pro-Napoli?
«Ma né pro-Napoli né pro-nessuno. È il momento di finirla: basta con la sindrome della persecuzione da parte degli arbitri. Non ha senso e fa molto male al calcio».
Quale la scena peggiore?
«Posso comprendere la reazione a caldo perché sei preso dalla partita e magari commetti l’errore di lasciarti prendere la mano. Ma non a freddo, non quando è il momento in cui la ragione deve prendere il provvedimento. E non da parte di dirigenti che quasi giustificano atteggiamenti non accettabili».
Ce l’ha con Marotta, è chiaro. È stato punito anche lui: frasi ingiurose contro Guida.
«È importante che l’arbitro abbia scritto tutto quello che ha ascoltato. Non mi meraviglio: è la cosa giusta da fare, io per esempio non l’ho fatta mai passare liscia a nessun tesserato. Protestare è un conto e si può tollerare, insultare o minacciare è ben diverso».
Ma si può mai accusare un arbitro di essere tifoso di una squadra?
«È ridicolo. Grottesco. Però qualcosa vedo che rispetto ai miei tempi è cambiato: quando sbagliavamo noi dicevano che eravamo corrotti».
Lei per chi tifa?
«Non lo dico. Però quando ho arbitrato la mia squadra del cuore le ho anche assegnato qualche rigore contro. E non ho mai avuto esitazioni».
Guida pare sia tifoso del Napoli?
«E che male ci sarebbe? Oggi gli arbitri hanno una diaria di 4mila euro lordi a gara: non rovinerebbero la loro carriera per fare un piacere alla propria squadra del cuore».
Che cosa non va?
«Troppi arbitri in campo. C’è confusione. Tantissima. Meglio l’istant replay, risolve ogni dubbio con maggiore celerità: per esempio, meno male che a Parma Rocchi ha visto bene perché sarebbe stato un vero disastro dare un gol ai gialloblù per una palla che non aveva varcato per intero la linea di porta».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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