Due giorni insoliti di riposo per gli azzurri, impegnati per gran parte della stagione in impegni infrasettimanali e con poche sedute a disposizione persino per programmare allenamenti intensi a livello fisico, tra rifiniture, partite e defaticanti nel day after. Situazione mutata dopo l’eliminazione col Villarreal, ma solo questa settimana – che porterà alla sfida col Palermo, dopo l’ultima che ha visto il Napoli in campo lunedì e poi sabato – Sarri e la squadra potranno beneficiare di una lunghissima settimana che dovrà ricaricare le batterie della squadra, per proseguire nella volata finale che non permetterà battute d’arresto.
L’ultimo turno di campionato ha mantenuto immutate le distanze, sia dalla Juventus inarrestabile che dalla Roma, lanciatissima nella rimonta per un posto in Champions, ma che a questo punto – con lo scontro diretto con i partenopei all’Olimpico – può puntare anche la seconda piazza. Pochi calcoli, dunque, da fare: mediaticamente è il momento delle tabelle, analizzando il calendario, ma il Napoli ha ormai esaurito i bonus ed è obbligato a non commettere più passi falsi, sia per inseguire i cannibali – come li ha definiti Sarri, rendendo l’idea di quello che attende gli azzurri da qui alla fine – che per tenere a distanza gli uomini di Spalletti.
Il finale di stagione da un lato può agevolare la volata in campionato, ma dall’altro rischia di tagliare fuori praticamente mezza rosa a disposizione per tre mesi. “Ora si valuterà settimanalmente, in base a chi sta meglio verranno fatte le scelte”, ha sottolineato più volte Sarri, dopo l’eliminazione europea ed alla vigilia della sfida con il Chievo. Non a caso a farne le spese sabato è stato Allan, rimasto in panchina dopo il calo fisico mostrato nel match di Firenze, a favore di Lopez, oltre al cambio obbligato con Chiriches per Albiol. Difficile però immaginare che Sarri possa cambiare più di un un paio di elementi a partita, nonostante tutti abbiano a disposizione una settimana per convincerlo.
Fonte: TMW
