Dopo 57 giorni d’astinenza, Dries Mertens torna al gol ed evita al Napoli di chiudere l’anno con una vera e propria figuraccia interna contro il Bologna terzultimo in classifica. Non il miglior Napoli, e per Ancelotti non può essere altrimenti all’ultima del girone prima della sosta, visto lo sforzo dal punto di vista fisico anche per le tre gare ravvicinate. Al di là delle assenze comunque pesantissime – out gli squalificati Koulibaly ed Insigne, oltre ad Hamsik infortunato – non è da sottovalutare la componente concentrazione una volta percepito che il primo posto è praticamente andato. Il Napoli infatti subisce due gol su situazioni di palla inattiva, rischia in almeno altre due circostanze, nonostante abbia più o meno i soliti saltatori – con Maksimovic al posto di Koulibaly ed un Ghoulam e Milik in più a staccare.
Le note positive, oltre ai tre punti che tengono a distanza l’Inter e permettono di allungare sul quarto posto della Lazio, sono giusto i due gol da rapace d’area di Milik – salito a quota 10 gol, abbassando ulteriormente la media minuti/gol – e l’atmosfera del San Paolo che si presenta con 10mila maschere di Koulibaly e tanti striscioni di solidarietà per il triste contorno di Milano. La sosta arriva nel momento più opportuno per il Napoli: alla ripresa, però, a Koulibaly ed Insigne si aggiungerà anche la squalifica di Allan per il match con la Lazio. Ancelotti proverà a recuperare Hamsik dall’infortunio, ma soprattutto le giuste motivazioni da parte di tutto il gruppo per macinare punti e blindare il secondo posto prima che l’Europa League – vero e proprio obiettivo a partire da febbraio – entri nel vivo rubano definitivamente la scena.
Fonte: tmw
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