Avere il petrolio sotto i piedi e non saperlo sfruttare. Questa in sintesi la situazione del settore giovanile del Napoli, analizzata e sottolineata più volte da esperti e addetti ai lavori senza che questo abbia mai stimolato un cambiamento significativo. Un problema che si trascina da molti anni rispetto al quale, forse, si stanno apprestando le prime effettive contromisure. I contorni del ruolo affidato a Edy Reja sono ancora tutti da definire, mentre è una certezza l’arrivo in panchina dell’ex calciatore Roberto Baronio, reduce da una analoga esperienza con la Primavera del Brescia.
Al di là dei nomi, il Napoli dovrebbe rimodulare l’entità degli investimenti per il vivaio, sin troppo bassi per una squadra della massima serie. Se ne parla e discute da ormai troppo tempo. E affrontare in maniera definitiva la questione delle strutture. Anche quest’anno la squadra sarà costretta a giocare fuori sede, allo stadio Pasquale Ianniello di Frattamaggiore. Servirebbe a monte un nuovo assetto dei rapporti con le numerose scuole calcio locali, terreno di conquista dei club del centro-nord che puntualmente scendono in Campania a depredare i migliori talenti del territorio.
Qualcosa in tal senso ha incominciato a smuoversi, ma il ritardo su questo fronte resta macroscopico. La collaborazione con la Juve Stabia è positiva ma resta un caso isolato. Ricucire i rapporti con le realtà limitrofe sarebbe soltanto il primo passo. Vi è chi ha paragonato l’abbondanza di talento a Napoli e dintorni a quella presente in Brasile ed Argentina. Sarebbe necessario non disperderla.
Per dare un taglio completamente diverso allo scouting azzurro è stato richiamato il duo Micheli-Mantovani. E la loro attività ha dato un respiro più ampio alle operazioni di mercato: numerosi sono i nuovi innesti provenienti dall’estero. Perché venga meno la clamorosa contraddizione di una prima squadra che lotta per lo scudetto, e la Primavera che si salva all’ultima giornata come successo qualche mese fa.
Il parco portieri è stato totalmente rivoluzionato. Via in prestito Schaeper e Maisto, Marfella è tornato in serie D a difendere la porta del Bari. Alessandro D’Andrea (18) ha fatto una capatina da Ancelotti stante l’indisponibilità di Meret, ma i guantoni da titolare sono ancora in sospeso. Risultano in prova due ragazzi, il brasiliano Joao Pedro Piai (18) e Lukasz Spychala (17) proveniente dalle serie minori polacche. Nel frattempo è stato tesserato dal Pogon l’altro polacco Hubert Idasiak, classe 2002 che ha esordito durante la pre-season.
La difesa a tre predicata da Baronio avrà come principali protagonisti Giuseppe Esposito (19), recentemente blindato dalla società, alla pari di Alberto Senese (18), con il primo fermo ai box per un infortunio. Ed il confermato Claudio Manzi (18) che si alternerà con Francesco Casella (18) di ritorno da una parentesi infruttuosa nella Berretti del Torino. E’ disponibile anche Filippo Perini, marcatore classe 2000 arrivato dalla Recanatese. Può adattarsi al centro ma è un terzino destro Nicola Gaeta, una delle colonne dell’under 17. Completano la batteria di terzini per il cambio modulo Niccolo’ Bartiromo (18) e Giovanni Calvano (17), praticamente inutilizzati lo scorso anno da Loris Beoni.
Non figura più Michael Scarf (19), al termine di una stagione del tutto insufficiente è rientrato a Carpi ed ora gioca nell’Avellino che ripartirà dai dilettanti.
A centrocampo abbondano i volti nuovi. Partito Umberto Otranto (20), non confermati Pierfrancesco Vecchione (18) ed il ghanese Abdallah Basit (19), dal Pordenone è arrivato Alessandro Lovisa (17), già esordiente in Coppa Italia e serie C con i Ramarri. Su di lui si posano molte delle speranze per dare un cambio di marcia ai campani, così come su Rafail Mamas, nazionale cipriota under 17 che ha giocato da titolare gli Europei di categoria. L’ultimo innesto è il franco-algerino Karim Zedadka (18), ex Nizza che può disimpegnarsi in varie posizioni della mediana.
Confermato Francesco Mezzoni (18), uno dei tantissimi acquisti effettuati dal Carpi e che dovrà migliorare di gran lunga il livello delle prestazioni. Fanno parte dell’organico anche i diciottenni Nicola D’Alessandro, Antonio Energe e Salvatore Micillo, tutti scarsamente impiegati nella precedente gestione tecnica. Alessio Esposito è invece salito dall’under 17 della quale è stato asse portante.
Anche il reparto offensivo vede diversi cambiamenti. Gianluca Gaetano (18) avrebbe meritato un’opportunità altrove, visto che la dimensione della Primavera inizia ad andargli stretta dopo essere stato una delle pochissime note liete di un’annata mediocre. La sua classe è indiscutibile, come anche la duttilità che lo ha portato a giocare da falso nueve. L’arrivederci del miglior prodotto delle giovanili negli ultimi anni potrebbe essere rimandato a gennaio.
Desta ancora maggiori perplessità il rientro di Antonio Negro (20), attaccante due anni fuori quota, di rientro da una stagione ai margini della Paganese. Anche in questo caso si raccomanda un suo commiato a gennaio per confrontarsi con il professionismo.
Giostra da centravanti anche Lorenzo Sgarbi (17), prestito di lungo corso del SudTirol. Le sue incursioni nella Primavera non sono state efficaci quanto il suo operato con l’under 17, quest’anno lo attende un lungo percorso di maturazione.
Il posto da trequartista verrà conteso dal greco Georgios Vrakas (17), mezza punta prelevata dal Paok Salonicco con una certa esperienza nelle rappresentative nazionali, e da Mattia Saporetti (18), ennesimo calciatore arrivato da Carpi, per il quale si profila un inserimento anche da secondo attaccante. Nei prossimi mesi sarà abile ed arruolabile il gioiellino di casa Valerio Labriola (17), fermato da un gravissimo infortunio ad inizio estate. Al termine di una stagione da oggetto misterioso, potrebbe affacciarsi in campo anche Antonio Marino (18).
Il ventaglio delle opzioni disponibili è arricchito da Ciro Palmieri (18). Specialista in goal da cineteca su punizione e con palla in movimento, è insieme a Gaetano l’attaccante di maggior prospetto della truppa di Baronio: il Napoli non ha esitato a metterlo sotto contratto confidando nella sua esplosione. Completa il pacchetto offensivo Ciro Guadagni (17).
Nel complesso si tratta di un organico mediamente più forte di quanto visto da alcuni anni ad oggi. Rinforzarsi scegliendo vie diverse ed allargando gli orizzonti rispetto al solito Carpi risulta senz’altro positivo. Il divario con le big resta incolmabile, ma il Napoli può aspirare ad un torneo tranquillo. Se diversi singoli dovessero rendere al meglio, si potrebbero agguantare addirittura i play-off pur in presenza di squadre molto più attrezzate. Anche il superamento dei gironi di Youth League sembra meno proibitivo che in passato. I semi sono stati piantati, occorre soltanto attendere se il raccolto sarà abbondante.
Fonte: Tuttomercatoweb
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