Una notte al San Paolo da capitale assoluta del calcio. L’ennesimo capitolo della sfida infinita Napoli-Juve è probabilmente il più avvincente. La classifica in questo momento ha i riflessi bianconeri: la squadra di Conte ha sei punti di vantaggio da amministrare e gli azzurri hanno una sola possibilità, vincere. Solo così la fiammella della speranza può restare viva. Il menu, dunque, è prelibato e in tanti hanno deciso di gustarlo.I numeri sono da record. Trecento le richieste di accredito da parte della stampa italiana e straniera con Reuters e France Press in prima linea. I fotografi a bordo campo saranno cinquantasette, le televisioni almeno una ventina. Persino Al Jazeera ha inviato la sua troupe per seguire l’evento che fa gola pure in Svezia (Tv-4), Francia (Canal Plus e Bein Sport), Grecia (Ota Sport) e naturalmente in Argentina (Espn). Questa partita, del resto, rappresenta il prodotto migliore del made in Italy e va esportato. Ecco perché c’è molta attenzione sulla designazione arbitrale che sarà ufficializzata in mattinata: una nuova dose di polemiche, sulla falsariga di quanto accaduto a Pechino, sarebbe un pessimo spot. Le due squadre, invece, vogliono irradiarne un altro, ovvero una gara stellare condita da un’atmosfera irripetibile. Lo stadio indosserà l’abito della festa. Il sold out ormai è una realtà come confermato dal Napoli (l’incasso sarà superiore ai due milioni e mezzo di euro), i biglietti sono introvabili. Alcuni ritardatari ci hanno provato ieri affollando alcune ricevitorie Lottomatica ma molti si sono dovuti rassegnare all’evidenza di una scorta ormai terminata. Il partito degli esclusi rappresenta la maggioranza assoluta. Sessantamila assiepati sugli spalti (al termine della partita potranno usufruire pure del potenziamento del servizio sulla linea 2 della metropolitana), il resto a casa davanti alla tv o nei vari locali della città. La cornice di Fuorigrotta sarà spettacolare così come il manto erboso che il Napoli ha sostituito a tempo di record con una nuova rizollatura. Ieri è arrivato pure l’ok dall’agronomo della Lega, Giovanni Castelli, oggi ci sarà quello di Walter Mazzarri che per l’occasione ha stravolto il programma della vigilia. Il gruppo si allenerà a Fuorigrotta proprio per saggiare lo stato del terreno di gioco e gli spalti saranno blindati per evitare una fuga di notizie alla vigilia del match. Saranno ammessi solo i giocatori e lo staff tecnico, gli altri tutti fuori, dipendenti comunali compresi. L’allenatore non ammette ingerenze esterne e ha avvolto la formazione nella nebbia della pretattica proprio come Conte, l’avversario da battere nella partita a scacchi che entrambi stanno preparando. Il Napoli sta ponderando bene la mossa decisiva. Limitare Pirlo sarà fondamentale e Mazzarri sta studiando la marcatura che prevede in prima battuta il sacrificio di un attaccante. Hamsik è pronto al difficile compito. Lo slovacco, del resto, è fondamentale nei meccanismi di gioco: dovrà stringere i denti in fase passiva e naturalmente proporsi in fase di costruzione. Cavani e Pandev avranno bisogno dei suoi assist per sbloccarsi. Il Matador è all’asciutto da sei partite e ha voglia di cancellare il lungo digiuno, il macedone — la spunterà su Insigne — si gioca una delle ultime possibilità per essere protagonista. Non segna dal 7 ottobre (contro l’Udinese) e punta al riscatto per ritrovare la lucidità smarrita. La Juve è una delle sue vittime preferite e nella scorsa stagione al San Paolo segnò una doppietta. Adesso spera di ripetersi ripagando così la fiducia di Mazzarri che è intenzionato ad affidarsi ai suoi titolarissimi, quelli che non hanno mai deluso negli appuntamenti decisivi. In difesa riecco Campagnaro, Cannavaro e Britos; Maggio, invece, è favorito per una maglia da titolare sulla fascia destra. Ieri pomeriggio ha avuto un lungo colloquio con l’allenatore che ha verificato le sue condizioni. Dovrebbe spuntarla lui, relegando così Armero, tra i migliori contro l’Udinese, in panchina. A sinistra traslocherebbe Zuniga. In mediana coppia centrale rigorosamente svizzera. Inler e Behrami avranno il compito di bloccare la manovra bianconera. «Noi siamo carichi — spiega proprio Behrami a radio Marte — e confidiamo nell’apporto del nostro pubblico che è straordinario. Dico loro di sostenerci sempre, stiamo facendo un grande campionato. Sappiamo che questa partita è decisiva soprattutto per il Napoli. Capiremo le nostre reali ambizioni, tra tenerci stretto il secondo posto oppure lottare per qualcosa d’importante ». La ricetta è quella proposta da Maradona: bisogna pensare in grande. «Le sue parole ci hanno inorgoglito — aggiunge Behrami — rappresentano uno stimolo ulteriore. Ci proveremo».
Fonte: La Repubblica
La Redazione
L.D.M.
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