Ebbene sì, è ancora Napoli-Inter, ai quarti di Coppa Italia, al S. Paolo, a distanza di quasi un anno esatto. Era, infatti, il 26 gennaio del 2011 quando le due formazioni si sono incontrate, sempre nello stesso torneo, sempre nell’impianto di Fuorigrotta, sempre nei quarti. Allora andò come andò, con un gol sospetto annullato a Cavani e con la qualificazione decisa dalla solita lotteria dei rigori che i nervi del Pocho non riuscirono a reggere. La spuntò l’undici guidato un anno fa da Leonardo, forte della maggiore esperienza competitiva accumulata e conseguente cinismo; quello che, paradossalmente, difetta ancora ai partenopei. E proprio il tecnico brasiliano pare stia insistendo per portare a Parigi il nerazzurro Thiago Motta, seppure non ci sia un’offerta ufficiale per lui. Il centrocampista, dal canto suo, al Gran Galà del Calcio al teatro Dal Verme di Milano, non sembra troppo convincente con la sua dichiarazione “Parigi è una bella città…” L’Inter dovrebbe inoltre trovare un valido rimpiazzo in caso di partenza dell’italo-brasiliano anche se Ranieri non vorrebbe lasciarlo andare, mentre prossimo a svestire la casacca nerazzurra sembra Sulley Muntari. Qualche mese fa i gossip di mercato davano il ghanese vicino al Napoli, ora sembra che il suo trasferimento al Genoa sia cosa concreta.
Ma come si stanno preparando i nerazzurri alla gara per un trofeo apparentemente snobbato? Liquidato con discreta facilità un Genoa mai seriamente apparso in grado di impensierire la loro retroguardia, i milanesi arrivano alla sfida del S. Paolo ricaricati nella classifica (+6 punti sugli azzurri) e anche nel morale, dopo aver vinto in rimonta il posticipo contro gli uomini di Reja, con il gol-partita di Pazzini segnato in fuorigioco e conseguente scia di polemiche al seguito. Comunque sia la “cura Ranieri” ha dato i suoi effetti positivi, dopo i primi momenti di perplessità che sono passati anche per la pesante sconfitta per 0-3 patita a S. Siro in campionato il 1 ottobre proprio ad opera degli azzurri. Squadra che si è allenata ad Appiano Gentile, divisa in due gruppi, con seduta completa per quelli che non hanno preso parte al match contro i biancocelesti. Hanno ancora lavorato a parte Coutinho, Forlan e Stankovic mentre Nagatomo, che ha rimediato una ferita al piede destro, potrebbe anche essere precauzionalmente non convocato per questo appuntamento infrasettimanale. E della gara di mercoledì (la squadra lombarda partirà per il capoluogo campano in giornata) parla Marco Davide Faraoni con un proclama battagliero: “Vogliamo prenderci una rivincita”, chiaro è il riferimento alla sconfitta casalinga in campionato. Apertamente non ci si sbilancia sulla parola scudetto, ma nello spogliatoio circola un pensiero che appare esemplificativo e a dargli voce è Ivan Ramiro Cordoba: “Non è giusto pensare che non ci sia da crescere ancora; una grande squadra punta sempre a migliorarsi.” Un valido spunto di riflessione per una qualsiasi compagine che aspiri al cosiddetto salto di qualità…
E per concludere Napoli-Inter vuol dire Goran Pandev. Stavolta più che mai è l’ex di turno, perché ad ottobre l’attaccante ancora non era entrato in sintonia con l’ambiente napoletano; la musica sarebbe invece completamente cambiata nell’arco di poco più di un mese. Bizzarro destino quello del macedone: rivivere 12 mesi dopo la stessa sfida ma a parti invertite, un po’ come allo specchio, dall’altro lato della barricata. E questa volta affronterà proprio la squadra con la quale tirò uno dei rigori decisivi che sancirono, poi, il passaggio dei nerazzurri alla semifinale. Un giocatore ritrovato, di classe, molto più decisivo di Cavani e Lavezzi negli ultimi tempi, poche parole e molti fatti.
Maria Villani
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