C’è uno scenario dietro l’accoltellamento di sabato notte in vico Melofioccolo, nei pressi di via Mezzocannone. Che se fosse suffragato da prove più certe sarebbe sconcertante e soprattutto preoccupante. Federico Sartucci, 25 anni, sfregiato con la lama al gluteo e invitato con modi poco urbani a lasciare la città e il suo lavoro di aiuto cuoco all’hotel Romeo, potrebbe essere la prima vittima di una strategia di vendetta messa in atto dagli ultrà napoletani per Ciro Esposito. La Digos di Napoli indaga anche su questo fronte ma non esclude per ora altri moventi.Oggi sarà inviata l’informativa in Procura. Della correlazione tra l’accoltellamento e la matrice ultrà era stata riportata notizia ieri mattina dal quotidiano «Cronache di Napoli». Ci sono abbastanza elementi per lasciare aperta la pista che porta a Ciro Esposito, il tifoso azzurro ferito a morte durante gli scontri tra ultrà napoletani e romanisti del 3 maggio scorso a Roma.
Il ragazzo accoltellato, infatti, è un tifoso della Roma e in passato aveva una frequentazione molto assidua in curva Sud. Non appartiene a gruppi organizzati ma la sua condotta di tifoso era stata macchiata nel 2012 da un provvedimento di Daspo di quattro anni per tafferugli all’interno della stessa tifoseria giallorossa
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
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