Kia Joorabchian, agente di Tevez, difende il calciatore argentino, che attualmente sconta una sanzione disciplinare da parte del Manchester City, che lo accusa di aver disobbedito a Roberto Mancini, rifiutandosi di giocare contro il Bayern. Ecco la dichiarazione in traduzione integrale per Iamnaples.it:
Kia Joorabchian ribadisce che Carlos Tevez non si è rfiutato di giocare per il Manchester City – e afferma che i suoi commenti del dopopartita non sono stati tradotti con esattezza.
Tevez è attualmente sospeso per due settimane a causa di una indagine dello stesso club; il giocatore avrebbe disobbedito a Roberto Mancini, rifiutandosi di alzarsi dalla panchina durante la partita della settimana scorsa persa contro il Bayern.
Il commento di Tevez nel dopopartita è stato tradotto da un dipendente del Manchester City con le seguenti parole: “Non mi sentivo di giocare quindi non ho giocato.”
Ma Joorabchian, agente del giocatore argentino ha detto: “Uno dei problemi principali è che quando si fanno delle domande subito dopo una partita le risposte sono estrapolate dal contesto. E se non avete un interprete molto professionale questo è un problema. L’interpretazione era sbagliata. Entrambe le domande ed entrambe le risposte di Carlos sono state interpretate male.”
Sky News che ha trasmesso l’intervista, pertanto ha fatto tradurre l’intervista per conto proprio. Ma anche quella traduzione ha riportato: “Semplicemente non sono voluto entrare perché pensavo di non essere in forma. Non stavo bene emotivamente e quindi ho pensato di non giocare. Pensavo che il mio ingresso in campo non fosse appropriato dato che con la testa non ero nel posto giusto.” Joorabchian ha affermato che svariati top player della Premier League si erano rifiutati di giocare per le loro squadre in estate ma che gli allenatori avevano gestito diversamente la situazione. È un rapporto personale tra due individui. Abbiamo assistito a questo per tutta l’estate. Lo abbiamo visto con Cesc Fabregas, Samir Nasri e Luka Modric – e la lista continua – ma si tratta di nomi di rilievo che hanno fatto richieste di trasferimento, si sono rifiutati di spostarsi e di viaggiare. È un problema generale. La mia opinione è che questi si sono rifiutati di giocare in un modo diverso e gli allenatori con i club si sono comportati in maniera molto differente. Roberto Mancini ha il suo stile di allenatore, è molto diretto ed anche molto diverso da Sir Alec Ferguson, Arsene Wenger e Carlo Ancelotti.”
Joorabchian ha detto che le immagini televisive hanno mostrato la situazione in panchina a Monaco in maniera piuttosto confusa, con una lite tra Roberto Mancini e Edin Dzeko che si era arrabbiato per essere stato sostituito. “Quanto accaduto in panchina è stato molto confusionario stando a quanto mostrato nel filmato in TV. Gli avvenimenti di Monaco sono stati giudicati prima che si capisse effettivamente quanto stava accadendo. Si vedono Nigel de Jong e Carlos che ancora si allenano e una rissa pazzesca tra Roberto Mancini e Edin Dzeko. Si vede questa rissa che va avanti con Carlos che si siede. Poi Carlos si alza, c’è tutto un urlare generale e poi si risiede nuovamente. In seguito quello che si sente è quello che dice Roberto.
Conosco Carlos da quando aveva 18 anni e non si può certo criticare il suo impegno in termini di volontà di gioco. Ha giocato per il City anche dopo aver fatto iniezioni, con le caviglie gonfie. Giocò contro il Corinthians anche se i medici gli avevano detto di non giocare. In tutta la sua carriera Carlos è stato uno che lotta per giocare. Se c’è un problema è perché ha molta voglia di giocare.”
Fonte: The Sun.com
clicca qui per leggere l’articolo in lingua originale
La Redazione
M.V.
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