Il quotidiano “The Guardian” ha analizzato i motivi delle vittorie del Napoli in questo campionato, la gestione di Spalletti e l’andamento europeo degli azzurri. Ecco un estratto:
“I veri motivi per cui il Napoli scappa con lo scudetto sono due. La cosa più ovvia da sottolineare è la mancanza di concorrenza. Nessun’altra squadra è sulla buona strada per finire con più di 74 punti. I campioni della scorsa stagione, il Milan, hanno sopportato una disastrosa oscillazione del nuovo anno in cui hanno perso 13 punti in cinque partite. L’Inter non è chiaro se sia la squadra che ha battuto il Napoli all’inizio di quest’anno e il Porto a metà settimana o quella che ha perso timidamente contro il Bologna nel fine settimana. La Juventus, anche senza i 15 punti di detrazione, non sarebbe più vicina alla prima rispetto alle due milanesi”.
Sulla Champions:
“Questa mancanza di un rivale nazionale ha portato molti a chiedersi quanto sia veramente bravo il Napoli. Le serate di Champions League continuano a fornire risposte. Dopo aver battuto Liverpool, Ajax e Rangers nella fase a gironi, la squadra di Spalletti ha superato l’Eintracht Francoforte nell’andata degli ottavi di finale. Un vantaggio di 2-0 li mette sulla buona strada per raggiungere i quarti di finale per la prima volta nella storia del club”.
Sulla gestione Spalletti:
“La parte più importante di questo puzzle è semplicemente che la squadra è migliorata sotto Spalletti. C’è una misura della fortuna. Victor Osimhen ha saltato 39 partite per malattia e infortunio nelle ultime due stagioni, ma solo sei finora in questa stagione e nessuna dall’inizio di ottobre. Quando è in forma, può essere uno dei migliori centravanti del pianeta. Ha segnato in otto partite consecutive di campionato e ha segnato il primo gol a Francoforte. Più di ogni altra cosa, però, i giocatori del Napoli hanno accettato l’allenatore di Spalletti, adattandosi a uno stile di gioco altruista e reattivo. In apparenza, la sua squadra sembra abbastanza prevedibile, schierandosi quasi sempre nello stesso 4-3-3, ma il loro approccio a ogni partita è modellato dall’avversario, l’enfasi si sposta per sfruttare gli spazi man mano che si presentano”.
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