Intervistato dai microfoni del quotidiano sportivo Olé, l’attaccante argentino del Boca Juniors, Carlitos Tevez, ha commentato la situazione Coronavirus nel Paese sudamericano: “Mia figlia ha compiuto 15 anni e abbiamo passato il compleanno insieme. Avevamo organizzato una festa, ma l’abbiamo rimandata a tempo debito. Adesso dobbiamo concentrarci su altro, sui nostri genitori e sui nostri nonni. Questo virus è una m****, temo più per loro che per i miei figli. Non si sa da dove venga, come ti possa colpire. Sappiamo solo che uccide e che, chi ne soffre, muore solo, senza poter essere confortato o abbracciato.” – ha dichiarato – “Noi calciatori possiamo stare un anno senza guadagnare e non siamo fra quelli che lasciano casa alle sei del mattino e ci tornano alle sette di sera pur di mantenere la loro famiglia. Sarei felice di aiutare e di mettermi a disposizione, perché lo Stato c’è ma dovremmo esserci pure noi. Questa situazione ci ha ricordato che siamo tutti uguali. I poveri sono coloro che rischiano di più. So dove vivono, ci sono cresciuto anche io. È importante stare insieme e cercare di aiutare le persone che più ne hanno bisogno.”
Fonte: AlfredoPedullà.com
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