Il rush finale necessita di forze fresche e di una salute messa completamente a posto. La squadra non dovrà concedere un solo centimetro agli avversari e la spinta maggiore, affinché ciò accada, dovrà dargliela l’allenatore. Ecco perché ieri pomeriggio Walter Mazzarri ha deciso di farsi visitare da uno specialista, così da superare definitivamente le sue sofferenze provocate dalla colica renale. Il tecnico azzurro ha preso appuntamento con un urologo tra i migliori a Napoli, il professor Vincenzo Mirone, e lo ha raggiunto nel suo studio di via San Giacomo. Una piccola cura, qualche accorgimento nell’alimentazione e nello stile di vita: solo così Mazzarri potrà tornare al top della forma. Idem per la sua squadra. Nel corso di questa settimana si concentrerà sull’aspetto atletico del gruppo, facendo seguire ai pochi calciatori a sua disposizione (ci sono otto nazionali in giro per il mondo, più Cavani in permesso paternità), tutto un programma di recupero atletico. Si è visto che nell’ultimo match, più di un azzurro ha lamentato qualche difficoltà muscolare. Uno di questi è Dossena, a disposizione di Mazzarri e per il quale è stato stabilito un programma di lavoro specifico. Mazzarri vuole giocarsi le chance scudetto, senza sbandierare ai quattro venti il proposito, ma chiedendo al gruppo null’altro di quanto reclamato fino a questo momento: provare a vincere ogni singola partita, senza andare troppo avanti con la fantasia e con i progetti. Oggi, alla ripresa degli allenamenti, il tecnico azzurro ricorderà ai presenti un dato di importanza certamente non secondaria. Oltre ad essere a soli tre punti di distacco dalla capolista, a otto giornate dal termine, il Napoli ha già raggiunto un traguardo importantissimo: la squadra ha gli stessi punti con i quali chiuse il campionato un anno fa. La vittoria sul Cagliari, la 18esima in trenta partite e la decima stagionale al San Paolo, ha permesso agli azzurri di eguagliare i 59 punti di un anno fa. Un traguardo, quello, da non sottovalutare, nonostante abbia dovuto pagare l’avvio-choc con Donadoni alla guida degli azzurri. Senza nulla togliere alle capacità dell’allenatore bergamasco, ma con 7 punti in 7 partite, il ritmo era da retrocessione. Va detto che Mazzarri, sedutosi in panchina al suo posto, riuscì comunque a collezionare 52 punti nelle restanti 31 gare. Fa riflettere anche il numero complessivo delle partite vinte: nello scorso campionato furono 15 in totale e oggi sono già tre in più, quando in palio ci sono altri 24 punti. E se si considera che al termine del campionato scorso il Milan arrivò terzo con 70 punti all’attivo, allora con appena undici punti dei 24 ancora disponibili, il Napoli potrebbe sentirsi garantito del terzo posto. Ma Mazzarri non è il tipo da fare calcoli e chiederà alla sua squadra soltanto i prossimi tre punti, quelli nel big-match di domenica 3 aprile, al San Paolo contro la Lazio. Poi, se ne basteranno altri otto oppure di più, Mazzarri se lo chiederà solo quando sarà necessario dare una risposta in tal senso.
Fonte: Il Roma
La Redazione
S.D.
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