Dopo il tragico terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria nei giorni scorsi, dal Corriere della Sera è stato intercettato Vincenzo Montella, tecnico dell’Adana Demirspor. Questa una parte delle dichiarazioni: “I miei calciatori sono stati svegliati dai famigliari che erano in strada. Pioveva forte ad Adana e davanti ai loro occhi si stava prefigurando uno scenario apocalittico dalle proporzioni ancora indefinite. L’epicentro del terremoto è distante duecento chilometri ma le scosse erano continue e le case tremavano. Mogli e figli avevano lasciato le case, piangevano. Ascoltavo le loro urla dai telefonini. […] I miei figli mi chiamano e mi chiedono di tornare a casa. Sono tentato. Li ho rassicurati ma ora vorrei abbracciarli forte. Ne ho un bisogno fisico, e anche emotivo. Mi sento un uomo fortunato, ho sfiorato una tragedia enorme”.
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