Un pari ‘pazzo’ quello del Braglia. Il 3-3 finale tra il Modena e la Ternana di Maiello è un susseguirsi di colpi di scena ed emozioni che ne conseguono. Eppure la prima frazione di gioco termina a reti bianche: gli unici sussulti dei 45′ iniziali sono racchiusi in una buona occasione per parte; prima Granoche e poi Nolé sfiorano il rispettivo vantaggio con due colpi di testa di poco a lato da posizioni simili (e piuttosto buone). Solo l’antipasto di quello che accadrà nella ripresa, ergo negli ultimi 30′ di gara: al 68′ Granoche porta in vantaggio i suoi anticipando tutti sul cross basso di Rizzo. Due minuti dopo Miglietta fa pari per gli uomini di Tesser con una potente conclusione dal limite. La gara è decisamente vivace, tanto che al minuto 81 gli ospiti passano in vantaggio grazie al rigore di Antenucci dopo il fallo in area di Zoboli su Litteri. Potrebbe sembrare finita, ma siamo solo all’inizio della sagra del gol: all’87’ Bianchi risolve una mischia in area ternana e porta il suo Modena sul 2-2. All’87’, poi, doppio cambio per Tesser: Russo e Alfageme entrano rispettivamente per Maiello e Litteri. Tre minuti dopo, la segnalazione del recupero: 5′, che diventeranno 8. Proprio al 95′ una conclusione sporca del neoentrato Alfageme diventa il pallone del 2- 3(fondamentale la deviazione di un difensore) ma dopo altri 180” di recupero aggiuntivo, ecco la rete del 3-3 finale. L’ex Novara Mazzarani dimostra al “Braglia” perché indossi la 10 e sigla una gran punizione dal limite.
Buona la prova dell’azzurrino Maiello, ormai punto fisso dello scacchiere di Tesser dopo l’infortunio occorso a Raffaele Nolè. Il ragazzo, dall’indiscussa qualità, pare aver migliorato decisamente, rispetto ad inizio stagione, i suoi lati ‘deboli’, vedi l’indole a volte evanescente o la non sempre all’altezza personalità al momento di cambiare volto alla manovra offensiva dei suoi. Grazie alla continuità delle ultime giornate, il ragazzo made in Naples sta riuscendo ad entrare con prepotenza nell’economia del gioco ternano, assumendosi spesso la responsabilità della giocata “rischiosa”, giocata che uno del suo talento ha comunque nelle corde.
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