ROMA – La Lega Nazionale Professionisti ha mandato, ieri, una lettera (arrivata attorno all’ora di pranzo) alla Federcalcio. Una missiva piuttosto copiosa. Conteneva, non solo le documentazioni relative alle recenti condanne del Tribunale di Napoli di Claudio Lotito (un anno e tre mesi), Andrea Della Valle (un anno e tre mesi) e Sandro Mencucci (un anno e tre mesi), il primo presidente della Lazio, gli altri due azionista e amministratore delegato della Fiorentina, ma anche alcune contestazioni dettagliate sull’ormai famigerato articolo 22 delle Noif (Norme Organizzative Interne della Federcalcio). I toni rischiano di inasprirsi, in un quadro estremamente delicato e scivoloso. Le richieste del presidente della Lega, Maurizio Beretta, sono abbastanza perentorie e saranno discusse in un consiglio di Lega straordinario che è stato fissato per giovedì prossimo. Chiederebbe, Beretta, non solo una revisione della norma (ci sarebbe, per via Rosellini, una contraddizione fra l’articolo 10, al punto 5 – quando si parla di condanna dal giudice penale – e il 22 bis – che invece fa riferimento esplicito a sentenza non definitiva) ma anche una sua inapplicabilità per un dubbio di costituzionalità (legata alla sospensione pur in presenza di una sentenza non ancora definitiva).
Con Beretta, oltre alla Lazio e alla Fiorentina, ci sarebbero anche la Juventus e il Milan, che hanno garantito l’appoggio. E, a suo dire, anche le altre Leghe. Le quali, però, sono su posizioni meno rigide.
«Devono essere tutelati e salvaguardati lo sport, non gli interessi personali»
E’ il pensiero di Carlo Tavecchio, numero uno della Dilettanti e vice vicario di Abete in Figc. «Credibilità» è il termine che contraddistingue la linea di condotta della Lega di B di Andrea Abodi, non molto distante dalla posizione della Lega Pro, che ha sottolineato come il problema meriti «un’attenta riflessione» .
Che ci sia qualcosa da rivedere lo dicono tutti e lo sa anche la Federcalcio. Che, contestualmente all’invio delle lettere di sospensione non solo a Lotito, Andrea Della Valle e Mencucci, ma anche al numero uno della Reggina, Lillo Foti (un anno e sei mesi) e Massimo De Santis, dg del Palestrina (un anno e undici mesi), ha dato mandato alla Corte Federale, riunita a sezioni unite in sede consultiva, di fornire un parere in materia (cosa apprezzata molto dalla maggior parte delle Leghe). Anche perché le scadenze sono alle porte, i primi di dicembre ci sarà il Consiglio Federale sulle variazioni di bilancio e sul budget 2012. Non solo, ma nelle segrete stanze di via Allegri stanno studiando un tavolo con le varie componenti per armonizzare ed eliminare le incongruenze fra le Noif e i Regolamenti delle Leghe. E se per eventuali dubbi di costituzionalità c’è sempre la Consulta, per l’approvazione delle eventuali modifiche l’ultima parola spetterà al Coni.
La Redazione
P.S.
Fonte: CdS
