Le verticalizzazioni, la ricerca immediata della profondità, azioni di sfondamento per vie centrali e sulle fasce. Il Napoli è pericolosissimo perchè cerca subitoil bersaglio grosso, puntando dritto alla porta danese. Primo tempo spettacolare con tre gol, una traversa e almeno un altro paio di occasioni limpidissime per gli azzurri. Ridotto all’essenziale il giro palla in orizzontale, giusto il tempo necessario per salire dalla propria area di rigore verso quella avversaria. Appena c’è la possibilità arriva subito la giocata in verticale: questa la fotografia del gol di Callejon, quello che rompe l’equilibrio della sfida.Tracciante del difensore centrale,inserimento alle spalle dei difensori danesi e colpo vincente dello spagnolo. Dal centro arriva anche il terzo gol del Napoli,il secondo di Gabbiadini che appena riceve palla la riesce a mettere con un sinistro telecomandato all’incrocio. Fa la differenza anche il movimento senza palla, gli azzurri si smarcano con naturalezza per ricevere il passaggio e proporsi in avanti, trovano spazi su tutti i lati della difesa danese. Dalla fascia nasce il secondo gol azzurro, il primo di Manolo, su una giocata perfetta di Allan sempre più decisivo. Il gol arriva con un cross dalla destra ma anche a sinistra Ghoulam è imprendibile e spinge e va a cento all’ora per tutta la partita. Una prova di personalità nonostante i sei cambi, giusto il primo quarto d’ora di assestamento, poi il Napoli diventa padrone del campo.
Fonte: Il Mattino
