Mauro Tassotti, ex storico vice di Carlo Ancelotti, ha parlato durante “Radio Goal” su Radio Kiss Kiss Napoli: “Ancelotti sentiva il bisogno di dire qualcosa di forte, non ha evidentemente digerito la partita col Chievo. E’ una partita che sulla carta sembra semplice, ma bisogna esser affrontata nel modo giusto. Il problema della Champions è che se si sbaglia una partita si complica di brutto la qualificazione. Sono solo sei partite e non ne puoi sbagliare una che devi vincere. Ancelotti ha tantissime competenze, ha maturato un’esperienza importante prima da calciatore e poi da allenatore. Ha lavorato con allenatori importanti come Liedholm e Sacchi, oltre a lavorare anche con calciatori molto importanti. E’ stato abile anche nei rapporti, si fa voler bene dai calciatori, i tifosi e anche dai presidenti anche se non è facilissimo, perché sono molto esigenti e pensano sempre di avere la squadra più forte del mondo. Io credo che il -8 dalla Juve sia frutto di un inizio straordinario della Juve, le ha vinte tutte e ne ha pareggiate una e non è facile starle addosso. Sembra routine, la Juve vince sempre e tu pareggi una partita e ti ritrovi staccato di tanti punti. Pensavo che il Napoli incontrasse più difficoltà dopo gli anni di Sarri, oggi invece mi sembra una squadra meno prevedibile rispetto alle stagioni scorse. Mi sembra un po’ più completa. Dei tre che giocano a destra, mi sembra che quello che sia più simile a me sia Malcuit per il modo di interpretare il ruolo. Con Maksimovic il Napoli gioca quasi a tre e Hysaj ha caratteristiche diverse dalle mie. Il ricordo più bello è la vittoria della prima Coppa dei Campioni, il 4-0 in finale contro la Steaua Bucarest. Le prime vittorie sono sempre quelle che si ricordano con più piacere“.
