Il direttore sportivo della Lazio Igli Tare è stato intervistato da RadioSei ed ha rilasciato una lunga ed interessante intervista.
“Il rinnovo sarà una formalità. E’ l’ultimo dei miei pensieri. Con il presidente Lotito c’è stima e fiducia reciproca. Ho dovuto imparare tutto da solo. Non è stato facile perché non avevo esperienza e soprattutto nessuno credeva in me. Il merito è di Lotito che ha visto più lungo degli altri affidandomi questo ruolo. Sono state proprio le critiche quelle a farmi andare avanti. Io sono fatto così: più mi attaccano e più mi carico. Ero consapevole che prima o poi avrei raccolto i frutti del mio lavoro. Il colpo migliore? Sicuramente Milinkovic. Non solo perché è uno dei talenti più forti in circolazione ma anche perché sono riuscito a fargli mantenere la parola data all’inizio. Quello che brucia di più? Senza dubbio Cavani. In quel periodo non c’erano le condizioni “politiche” affinché potesse passare dal Palermo alla Lazio. Questa è sicuramente la Lazio più forte che ho costruito nei miei dieci anni, ma non ci si può sedere perché bisogna continuare a lavorare per raggiungere altri obiettivi. De Vrij? A Roma bisogna fare i conti con tutto. E’ fondamentale che l’ambiente sia unito. Le critiche vanno bene ma se sono costruttive. Sbagliato attaccare sempre a testa bassa alla prime difficoltà. E’ anche questo che fa fare il salto di qualità. De Vrij resta? Vedrete che sarà così.”
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