«Se l’Irlanda segna, rifaccio l’urlo del Bernabeu». Scherza Marco Tardelli, ma fino ad un certo punto perchè la nazionale di cui è assistente allenatore (in pratica, è il vice di Trapattoni) si è qualificata ad Euro 2012, ma rimane con il problema del gol. Essere riusciti ad arrivare in Polonia pur avendo segnato soltanto 15 reti nelle qualificazioni è stata un’impresa, ma adesso che succederà di fronte a rivali del calibro di Spagna, Italia e Croazia?
Ecco perchè Tardelli si lascia andare. «Sì, quell’urlo lo rifaccio – dice -. Spero solo che qualcuno dei nostri faccia gol e ripeterò quel grido di celebrazione. A rivedermi adesso mi sembra che quello dell’82 sia un pazzo, mi chiedo se per caso non sia un mio fratello gemello. Ma quella rete in una finale mondiale era la realizzazione di ciò che avevo sognato fin da bambino. Spesso la gente mi chiede di rifare quell’urlo, ma fu qualcosa che mi venne spontaneo, da dentro, in quel momento». A meno che l’Irlanda non segni, in fondo ogni promessa contiene un debito. E poi Tardelli ci crede, «perchè se stiamo bene, abbiamo una bella squadra e sono convinto che l’Irlanda possa arrivare tra le prime otto di questo Europeo».
E intanto il Trap carica i giocatori: «Onoriamo i nostri tifosi, ne vivono tanti a Danzica».
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