Lui, Franco Tancredi, li conosce alla perfezione. Ha allenato Gigi Buffon alla Juventus dal 2004 al 2006 poi, salutata Torino, è andato al Real Madrid dove è stato il preparatore di Iker Casillas, «ma è stato un privilegio per me poter lavorare con loro», racconta il portiere del secondo scudetto della Roma.
Due portieri che si somigliano?
«Due portieri veri, di quelli che non ti tradiscono mai, quelli che se anche c’è da fare una sola parata a partita te la fanno, quelli che hanno voglia di migliorarsi ogni giorno anche se sono i più bravi al mondo».
Chi è il più bravo?
«Con tutto il rispetto per Iker, Gigi è il numero uno assoluto. Ha più classe, più abilità tra i pali, più reattività, più cattiveria, maggiore capacità di comandare la difesa. Sono felice di averlo rivisto così bravo e a posto fisicamente dopo tutti i guai che ha passato negli ultimi due anni».
Qualità di Casillas?
«Iker è uno che, a mio giudizio, sta migliorando anno dopo anno. Segno che, come Gigi, non si stanca mai di imparare. Negli ultimi tempi l’ho visto maturato, più sereno tra i pali. E così riesce a dare grande serenità all’intera squadra. Ricordo di lui l’estrema professionalità durante gli allenamenti: non lasciava nulla al caso, era meticoloso, scrupoloso anche nell’esercizio più semplice».
Due capitani…
«E non sono tanti i portieri che riescono ad avere la fascia sul braccio. Mi viene in mente un altro campione del mondo, Zoff: ecco, con Buffon e Casillas siamo a quei livelli. Livelli altissimi di classe e personalità».
Buffon e Casillas cosa hanno in più degli altri portieri?
«Il non sentirsi arrivati. Il calcio ha proposto a livello internazionale via via buoni portieri, ma alla fine si continua a parlare di Gigi e Iker perché, a differenza degli altri, non si sono mai sentiti sazi, appagati. Non hanno mai avuto la presunzione di considerarsi i migliori e per questo continuano ad esserlo».
Fonte: Il Messaggero
La Redazione
P.S.
