L’ex portiere del Napoli, Pino Taglialatela, è intervenuto a Febbre a 90 in onda su Vikonos Web Radio/Tv: “A caldo sono abituato a non parlare, da ex giocatore del Napoli cerco di essere obiettivo e non mi piace dire qualcosa di negativo. Lì per lì ti arrabbi, da tifoso, pensa che ho visto nel ’78 contro la Roma la mia prima partita. Ero nei Distinti con mio padre, vincemmo 1-0. Allora cerco di essere sempre obiettivo, in campo ci sono difficoltà e se l’impresa dello scudetto non è riuscita sicuramente è perché il Napoli non l’ha meritato. Da osservatori esterni, noi ex azzurri dobbiamo sostenere sempre il Napoli, che aveva fatto benissimo poi nelle ultime prestazioni non so cosa sia successo, come ad Empoli. Sinceramente ero certo che si potesse vincere lo scudetto, un pensiero l’avevo fatto, anche perché le squadre avanti non sono più forti, gli azzurri hanno impressionato e confesso che ci avevo fatto la bocca, invece commentiamo l’ennesima delusione. Meret è un capitale del Napoli, andrebbe tutelato. Ma se non gioca anche con Spalletti c’è qualcosa che non va. Cosa è successo? A pochi metri dal traguardo è il calciatore a fare la differenza, vedi gli errori dei portieri: l’impostazione della costruzione dal basso è un’ossessione, persino a Maradona è capitato di sbagliare uno stop, figurarsi se non può capitare ad un portiere. Ed un suo errore può determinare uno scudetto, una Champions. Ma qui è colpa degli allenatori che si ostinano, il portiere deve parare, e non invece far vedere quanto è bravo con i piedi. La napoletanità ed il senso di appartenenza? Il Taglialatela giocatore ha dato tanto per il Napoli, amo il Napoli. Noi ex azzurri avremmo piacere a fare qualcosa con il club, ma se ci sono altri dirigenti, che fanno il bene del Napoli, ben vengano. Personalmente adoro Paolo Maldini, è il mio modello, mi piace la sua impostazione, al Milan sta facendo la differenza, così come anche Javier Zanetti all’Inter sta dando qualcosa. Alla base di tutto ci vuole tanto professionismo, soprattutto nei giocatori: se indossi la maglia del Napoli devi capire cosa vuol dire, cosa si prova a rappresentare un popolo intero. Meret? Non è facile alternarsi in porta, soprattutto se hai bisogno di continuità, purtroppo Alex è incappato in altre situazioni per via di una gestione fallimentare. Tuttavia, se non ha giocato con Ancelotti, Gattuso e Spalletti, qualcosa che non va c’è di sicuro. Poi Ospina è bravo, bravissimo, ma Meret va supportato, è un capitale del Napoli e deve essere più forte, deve scrollarsi di dosso certe paure, deve capire – chiude Taglialatela – che è un portiere molto forte”.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro