Pino Taglialatela, grande portiere azzurro degli anni ’90, interviene a Marte Sport Live. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it:
“Quel Roma-Napoli del ’93? Lo decise Ciro Ferrara, uno che non segnava spesso ma quando succedeva, lo faceva in grande stile. Finì 2-3, ma era un’epoca totalmente diversa da quella odierna. Noi non eravamo un grandissimo Napoli e la Roma nemmeno era a livello di quella odierna. Credo, comunque, che quel Napoli sia stato l’ultimo “decente” dell’era Ferlaino, salvo poi cominciare il noto e triste declino che tutti conosciamo. De Sanctis a Roma? Ha trovato l’ambiente ideale per lui. Se lo rimpiango? No, è un ottimo portiere ma per il gioco azzurro, improntato sul possesso palla che parte dall’estremo difensore, credo che uno alla Reina sia meglio. De Sanctis appartiene alla vecchia scuola, molto bravo tra i pali ma non eccelso con i piedi, Reina invece è più moderno, bravo in entrambe le fasi. Personalmente, da ex portiere, dico che l’importante è sapere stare in porta, ma se hai un’arma in più, tanto meglio. La difesa della Roma? Ottima più che negli uomini, nella fase difensiva: anche questo è uno dei motivi per cui Morgan ha subito solo un gol. Inter-Roma? Mazzarri ha snaturato il suo modo di giocare ed è stato punito. Quando la Roma può ripartire fa paura: mi associo alle parole di Maradona, partita un pò a scacchi all’inizio e grande spettacolo nella ripresa. Come si segna alla Roma? Non è impossibile. Bisogna insistere molto sulle palle tagliate verso la difesa per sfruttare la bravura dei nostri uomini offensivi ad anticipare i difensori avversari. Insigne, in questo senso, ci può essere molto utile. Questi palloni sono anche il punto debole di Morgan De Sanctis.”
La Redazione
