Tutto dipende dalla Juve ma il Napoli ha il dovere di provarci sino alla fine. È quanto emerge da un’ideale tavola rotonda con Stefano Tacconi, Mimmo Di Carlo, Francesco Colonnese e Franco Colomba. A 20 giornate dalla fine del campionato la questione scudetto sembra già chiusa, anche se la Juventus dovrà andare a giocare in trasferta le sfide con Lazio, Milan, Napoli e Roma, laddove gli azzurri giocheranno fuori casa solo con l’Inter. «Il campionato è chiuso – sentenzia l’ex portiere Tacconi – al di là dei 10 punti di vantaggio sul Napoli e 8 sulla Roma. La superiorità dei bianconeri è apparsa netta negli scontri diretti: se una squadra rifila tre pappine alle due inseguitrici non può temere nulla». Non c’è dunque la possibilità che la Juventus rallenti? «Non credo proprio, perché i valori che ha espresso sono molto importanti in quanto a organizzazione, mentalità ed equilibrio tattico. La Juve può pensare anche di fare un paio di gite a Roma e a Napoli per il vantaggio che ha accumulato, è una questione anche di struttura societaria: a Torino non mollano, sono abituati a vincere». L’ex tecnico di Parma, Cagliari e Napoli Franco Colomba invece lascia aperto uno spiraglio. «Se la Juve continua così ci sarà poco da fare, sinora non ha mostrato segni di cedimento. L’Europa League potrà togliere qualche energia e un piccolo calo dovrà fisiologicamente averlo, per questo dico che il Napoli deve essere pronto». Lo spiraglio diventa possibilità per Mimmo Di Carlo, ex allenatore di Chievo, Sampdoria e Parma. «Nel calcio non si può mai sapere cosa può accadere. A 20 giornate dalla fine il campionato non può essere già chiuso. Può capitare un periodo negativo, possono esserci le variabili degli infortuni, il Napoli dovrà essere eventualmente bravo ad approfittarne, ma deve avere maggiore continuità di risultati, iniziando a vincere anche fuori casa». Ciccio Colonnese, ex difensore di Inter, Lazio e Napoli, ha le idee chiare. «All’85% lo scudetto è della Juventus, anche se 20 partite da giocare sono tante. Il Napoli deve però rimontare 11 punti, visto che ha perso lo scontro diretto per 3-0». Nel prossimo week end termina il girone di andata, ma gennaio è anche il mese del calciomercato. «Se ti servono gli acquisti nel mercato di riparazione vuol dire che hai fallito quello estivo», spiega Tacconi. «Il Napoli deve intervenire per aumentare qualità e competitività – ribatte Colomba – e sarebbe un peccato non farlo, visto che la Roma sta provvedendo». Per Di Carlo il salto di qualità si può fare solo in un modo. «Servono 20-30 milioni per acquistare giocatori che facciano subito la differenza. Il Napoli ha bisogno di un leader in difesa alla Thiago Silva per colmare il gap con la Juve». «Di rinforzi ce n’è bisogno – conferma Colonnese – per completare l’organico e dare la caccia al secondo posto». Ecco, la piazza d’onore, forse l’obiettivo più realistico. «Se la giocherà con la Roma, non vedo altre concorrenti – aggiunge Tacconi – il Napoli ha le qualità per scavalcare i giallorossi, sarà una bella sfida». «Deve essere l’obiettivo primario – concorda Di Carlo – perché è quello più alla portata. Bisogna andare per gradi, puntare a scavalcare la Roma e poi eventualmente coltivare il sogno scudetto. Con gli scontri diretti non si può mai dire». «Il Napoli lotterà per il secondo posto, per il primo deve sperare negli scontri diretti, anche se la Juve- aggiunge Colomba – ha dimostrato di vincere in casa e fuori e di non perdere punti con le piccole». Infine Colonnese: «Rispetto alla Juve al Napoli è mancato il cinismo della grande squadra. Benitez ha un’idea di calcio propositivo ma deve capire che gli scudetti si conquistano anche vincendo qualche gara pur giocando male, come ha fatto la Juve con l’Udinese o col Chievo».
Fonte: Il Mattino
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