In città per inaugurare un club della Juventus, Stefano Tacconi, intervenuto a Primativvù, ha parlato anche della sua esperienza ad Avellino, dove ha militato dal 1980 al 1983, prima di fare il salto in bianconero.
Queste le sue parole, riprese da tuttoavellino.it: “Avellino è la mia seconda casa, o la prima addirittura. Ho vissuto tre anni bellissimi, mi ha formato e migliorato come calciatore. Quando giochi in una provinciale devi moltiplicare l’impegno, perché sai di dover affrontare squadre più forti. Sono passato davanti al Partenio-Lombardi, teatro di tante battaglie che mi hanno permesso di andare alla Juventus e vincere tanto, grazie all’Avellino e alla gente di Avellino. Assieme abbiamo passato il dramma del terremoto, il meno cinque in classifica. Era come stare in una grande famiglia. Sono sempre stato un ambasciatore dell’Avellino nel mondo, la maglia la porto nel cuore. La prima maglia che ho avuto alla Juventus era verde, poi ho avuto la fortuna di vincere uno scudetto lo stesso giorno della salvezza dell’Avellino. L’1-1 a Torino, con rigore segnato da Colomba, fu una doppia soddisfazione. Saluto i tifosi dell’Avellino, l’affetto nei loro confronti è immutato. Oggi ho inaugurato un club della Juventus, in città, che forse intitoleranno a me. Ricordiamo che ad Avellino ho vinto una Coppa Uefa con la Juventus”.
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