La crisi dell’ippodromo di Agnano, chiuso da sette mesi, è a una svolta. La giunta del Comune di Napoli ha approvato ieri all’unanimità, su proposta degli assessori Tommasielli, Piscopo e Panini, una delibera con la quale si dà il via al bando di gara per l’affidamento dell’impianto ad una nuova società. Un affidamento provvisorio di un anno, a partire dalla data di aggiudicazione. «Il Comune – sottolinea l’assessore allo Sport Tommasielli – ha fatto la sua parte. Ora contiamo che si faccia avanti una solida cordata di imprenditori che possa riaprire l’ippodromo sin da luglio». L’assessore si è battuta molto per le sorti dell’ippodromo. Già due mesi fa aveva ottenuto dal ministero delle Politiche Agricole che il Gran premio Lotteria in calendario la settimana scorsa non fosse dirottato su un altro ippodromo ma fosse rinviato al 20 ottobre.
«La delibera – spiega l’assessore – di fatto risolve il rapporto contrattuale con la società che ha gestito finora l’impianto, ora c’è la davvero la possibilità di risollevare le sorti di Agnano». Anche se per un rilancio definitivo bisognerà attendere l’effettuazione di un bando europeo che ha un iter molto più complesso (deve essere sottoposto anche all’approvazione del Consiglio comunale) e che assegnerà l’ippodromo per un lunghissimo periodo, probabilmente per trent’anni. L’affidamento provvisorio assicurerà comunque la ripresa dell’attività ippica ed il ritorno al lavoro di un buon numero di dipendenti dell’ippodromo che non percepiscono lo stipendio da luglio. «Quello della massima occupazione – incalza l’assessore – è stato sempre uno delle nostre priorità e sarà in qualche modo determinante per ottenere la gestione».
Presumibilmente in un meno mese l’ippodromo sarà affidato una nuova società. Poi ci sono i tempi tecnici per renderlo di nuovo agibile e per riottenere dai tecnici del ministero delle Politiche Agricole la licenza per effettuare le corse. Oggi l’ippodromo, pur ospitando ancora circa 600 cavalli, è in uno stato di degrado pietoso. La manutenzione delle piste e di tutte le strutture è ferma. Nella pista del galoppo, tra le più belle d’Italia, l’erba spontanea è ora alta più di mezzo metro. Con la collaborazione dei dipendenti, che hanno presidiato l’ippodromo, assicurando i servizi essenziali e proteggendolo dai vandali, entro luglio si potrebbero riaccendere i riflettori. L’estate è un periodo strategico per Agnano. Negli ultimi anni, il trotto faceva la parte del leone a giugno mentre il galoppo concentrava a luglio e ad agosto le giornate più importanti. Il Comune potrebbe fare un altro passo verso il ministero chiedendo il rinvio dei convegni di trotto di giugno ad agosto, in modo tale da riempire tutte le caselle.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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