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Svolta al Posillipo, Marinella: «Il mio circolo tornerà grande»

Suo padre tra i fondatori del club e lui ex pallanotista rossoverde «Credo molto nei giovani»

La sfida è lanciata. «Il Posillipo dovrà nuovamente essere il salotto buono di Napoli». Maurizio Marinella, il signore delle cravatte che ha i potenti di tutto il mondo tra i clienti del negozio in piazza Vittoria, è stato tesserato per il club rossoverde all’età di 2 anni e adesso ne ha 57.
«Mio padre, Gino, è stato uno dei fondatori del Circolo Giovinezza, l’antico nome del Posillipo. Nelle vene ho sangue rossoverde». Ha accettato la proposta dell’avvocato Peppe Gambardella, candidato alla presidenza (tra un mese i soci al voto per decidere se riconfermare Bruno Caiazzo, attuale presidente, o gli aspiranti alla sua poltrona), e sarà il suo vice. «Mi occuperò della parte sportiva. Non ho potuto candidarmi come presidente perché è un periodo difficile per il commercio e non potevo distaccarmi dalle mie attività. Ma ho tante idee per il Posillipo: il Circolo deve risalire dopo anni di degrado». È stato pallanotista rossoverde fino alla serie B, poi otto anni di serie A con la squadra dei Carabinieri. «Si dice che la squadra di pallanuoto abbia compiuto passi indietro in questi anni. Ma cosa mai si sarebbe potuto fare di fronte al Recco, con il patron Volpi che tirava fuori 8 milioni di euro a stagione, tra cartellini e stipendi? Anche il Recco si è ridimensionato e adesso si può ragionare in altri termini. Non vorrei indicare un obiettivo per il prossimo campionato, ci piacerebbe arrivare tra le prime quattro con un gruppo di giovani e due stranieri a fare da chiocce. Mi è piaciuta la scelta di Mauro Occhiello come allenatore: è un segnale di continuità, tornano i posillipini nel Posillipo, questo giovane tecnico e suo padre Mario sono da una vita con noi. Credo molto nei giovani, abbiamo un ricco vivaio e la pallanuoto è nel nostro Dna. Ma dobbiamo guardare anche ad altre realtà sportive», sottolinea Marinella.
Scherma, canottaggio, canoa e vela nei pensieri dell’imprenditore che ha esportato il marchio Napoli nel mondo. «Il Posillipo, come quasi tutti i circoli, ha vissuto una fase di degrado. Mi ha colpito negativamente sotto l’aspetto personale e professionale, al punto che ho deciso di iscrivermi tra i soci del Circolo Savoia, che offriva differenti opportunità. Il nostro progetto è far risalire il Posillipo, guardando in faccia alla realtà e restando con i piedi per terra. Le potenzialità sono enormi. Ad esempio, per quanto riguarda lo sport, ci sono ragazzi che hanno grande spessore e dobbiamo puntare su di loro. Non ci saranno mai discipline di seconda fascia, i cosiddetti sport minori».
L’analisi di Marinella è imprenditoriale, anzitutto. «La pallanuoto è uno sport che ci emoziona, ma chiediamoci qual è il ritorno sotto l’aspetto economico. Il mio compito sarà quello di tentare di fare da cassa di risonanza, facendo leva su quei contatti che ho costruito in tanti anni di lavoro in Italia e all’estero. Mi piacerebbe far crescere il Posillipo, magari anche attraverso gemellaggi con circoli inglesi prestigiosi quanto il nostro. Questa casa resta uno dei posti più belli al mondo». Parola di aspirante vicepresidente, rossoverde da oltre mezzo secolo.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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