A 13 giorni dall’inizio di Euro 2012 al St. Jakob-Park di Basilea va in scena un’amichevole di prestigio fra Svizzera e Germania. Gli elvetici allenati da Ottmar Hitzfeld, che non prenderanno parte alla manifestazione europea dopo la mancata qualificazione nel girone G (dietro a Inghilterra e Montenegro), scendono in campo con Benaglio, Senderos, Lichtsteiner, Ziegler, Von Bergen, Barnetta, Fernandes, Inler, Xhaka, Derdiyok e Mehmedi. Il napoletano Gokhan Inler indossa la fascia di capitano, mentre l’altro azzurro Blerim Dzemaili parte dalla panchina. Joachim Löw risponde schierando ter Stegen, Mertesacker, Höwedes, Hummels, Schmelzer, Özil, Khedira, Götze, Klose, Podolski e Schürrle. Dopo le prime fasi di gioco durante le quali le due squadre si studiano a vicenda , sono gli elvetici i primi a rendersi pericolosi al 15’ con un colpo di testa in avvitamento di Derdiyok su punizione di Barnetta che termina alto sopra la traversa. Al 20’ il match si sblocca grazie ad uno scatenato Tranquillo Barnetta che inizializza l’azione: l’esterno sinistro punta due avversari in velocità convergendo verso l’area di rigore avversaria per poi servire con uno splendido passaggio filtrante Derdiyok che, con sangue freddo, spedisce la palla in rete. I tedeschi subiscono il colpo e gli elvetici così approfittano del totale sbandamento dei centrali difensivi tedeschi siglando il raddoppio due minuti dopo ancora con Derdiyok, questa volta di testa su assist dell’onnipresente Barnetta. I tedeschi provano a reagire con le conclusioni prima di Podolski e poi di Gotze, ma i loro tentativi sono imprecisi. La difesa della Germania sbanda clamorosamente a causa di uno schieramento ultraoffensivo che lascia molto spazio alle ripartenze degli avversari. Al 29’ è ancora il duo Barnetta-Derdiyok a rendersi pericoloso, questa volta con il centrocampista del Bayer Leverkusen che tenta la conclusione a giro di poco fuori lo specchio della porta. Dopo la prima mezz’ora di gioco i tedeschi cercano di riorganizzare il loro assetto tattico. Al 43’ sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla trequarti Mario Gotze disegna una parabola perfetta per la testa di Mats Hummels che insacca di testa riaprendo così il match a pochi istanti dalla fine del primo tempo. Nella ripresa Löw effettua due cambi inserendo Marco Reus e Gündogan al posto dei madridisti Ozil e Khedira. Al 48’ è Klose a tentare la conclusione sugli sviluppi di un calcio d’angolo ma Benaglio blocca in due tempi. Al 49’ Derdiyok fa tris: su un calcio da fermo dal fronte sinistro di gioco Barnetta imbecca Derdiyok che di testa realizza la sua tripletta personale. La retroguardia tedesca si dimostra ancora una volta disattenta ed estremamente impacciata nelle marcature. I fenomeni offensivi tedeschi tentano così di riaprire nuovamente il match con diversi fraseggi nella trequarti elvetica, che però vengono puntualmente sventati dagli avversari. Al 61’ entra Draxler per uno spento Podolski. Al 63’ la Germania accorcia le distanze con Andrè Schürrle grazie ad una conclusione centrale da fuori area sulla quale Benaglio non si dimostra all’altezza. La partita diventa pirotecnica, infatti al 66’ sono ancora i padroni di casa ad andare ancora in rete con Lichsteiner che, servito da Inler con un pallonetto filtrante a scavalcare la difesa, indirizza la palla in rete approfittando dell’uscita a vuoto di ter Stegen . Il festival del gol continua al 71’ con Marco Reus, che ribadisce in rete una respinta corta del portiere Benaglio su una conclusione di Gotze in seguito ad una sua azione personale. Al 75’ la Svizzera sigla la rete del 5-3 sugli sviluppi di uno schema ancora da calcio da fermo il quale porta Lichsteiner a prender il palo e poi Memedi a ribadire in rete. Il clima amichevole ha giocato certamente cattivi scherzi alle rispettive retroguardie. I due allenatori non sembrano affatto soddisfatti delle prestazioni dei loro difensori, soprattutto Joachim Löw quale dovrà lavorare molto efficacemente per evitare problemi maggiori durante l’Europeo. La girandola delle sostituzioni continua con gli ingressi in campo dei vari Bender, Cacau, Stocker e Weiss .al posto rispettivamente di Gotze, Klose, Barnetta e Xhaka. Nelle fasi finali la partita non riserva particolari emozioni se non una traversa presa dal centrocampista dell’Udinese Ferdandes su cross di Memedi. Il match termina con la vittoria degli elvetici per 5-3. Molto soddisfacente la prova del napoletano Inler in mezzo al campo, che si rivela autentico pilastro del centrocampo elvetico. I trentottomila spettatoti del St. Jacob hanno assistito ad una spettacolare partita ricca di emozioni e colpi di scena da entrambe le parti. Adesso gli Svizzeri, dopo la mancata qualificazione a Euro 2012, disputeranno mercoledì un’altra amichevole contro la Romania, mentre i tedeschi di Löw affronteranno il prossimo giovedì sera alla Red Bull Arena di Lipsia l’Israele prima dell’inizio del torneo
Gilberto D’Alessio
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