Ai microfoni di As ha parlato così l’ex giocatore del Milan ed ora al Siviglia Suso. Ecco le sue parole:
“Lì ci sono stati tre presidenti, diversi allenatori, dozzine di giocatori…È difficile iniziare qualcosa di solido. Ogni anno si ricomincia da capo, tutto è completamente diverso”. Ed è per questo che lo spagnolo ha tutta l’intenzione di guadagnarsi la riconferma al Siviglia: “Vorrei rimanere qui, spero proprio che questo accada. Spero di poter giocare in Champions, sarebbe bello. E di vincere qualcosa, ovviamente. Il gap con le grandi si può accorciare grazie al lavoro, all’intensità e alla passione. Monchi ha fatto molto bene fin dal suo arrivo”.
“Continuo ad allenarmi a casa e in giardino, ma è un po’ monotono. Nessuno avrebbe mai immaginato una situazione del genere – ha detto ancora Suso parlando dell’emergenza coronavirus – Quando accadono queste cose però il calcio passa in secondo piano. Mi dispiace perché qui mi stavo ambientando bene e Luis Enrique contava quasi sempre su di me verso gli Europei, ma prima di tutto c’è la salute delle persone”. “Nessuno immaginava che avrebbe avuto un tale impatto. In Spagna la sanità è ottima. A Milano non hanno posto nemmeno per i malati, questo è critico. La famiglia di Musacchio, ad esempio, è partita per la Spagna una settimana fa e lui è rimasto da solo”
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