La giustizia spagnola ha aperto le porte alle sanzioni contro i club promotori della Superlega, revocando il divieto di infliggere sanzioni ai club interessati – fra i quali la Juventus – imposto un anno fa a Uefa e Fifa. Il giudice del Tribunale di Madrid, Sofia Gil, ha convalidato l’appello dell’Uefa contro le misure provvisorie di un anno fa, mettendo la Superlega e i suoi club promotori al sicuro da sanzioni. Il magistrato ha ritenuto che il Tribunale non avesse “la competenza o la giurisdizione”, per vietare eventuali sanzioni. “Spetta agli organi disciplinari dell’Uefa e al Tas (Corte Arbitrale dello Sport) decidere sulle possibili sanzioni contro i club”, si legge nel documento, come riporta Marca. “I club interessati potranno opporsi, richiedendo le opportune misure di tutela”. Il magistrato ritiene, inoltre, che “la minaccia di sanzioni ai danni dei tre club rimasti nella Superlega non comporta l’impossibilità di realizzare un progetto dal finanziamento autonomo”. Le misure preventive revocate dal giudice hanno finora impedito a Fifa e Uefa, nonché a Leghe e Federazioni nazionali, di adottare misure per escludere i giocatori e i club che hanno partecipato alla creazione della Superlega. Dopo l’annuncio un anno fa del progetto della Superlega, campionato semi-chiuso promosso da 12 club fondatori che si erano poi dissociati dal progetto (tranne Real Madrid, Barcellona e Juventus), la minaccia dell’espulsione era stata invocata dai principali organismi del calcio. Arsenal, Chelsea, Tottenham, Liverpool, Manchester City e United, Atletico Madrid, Milan e Inter avevano abbandonato di fronte alle proteste di tifosi, dei dirigenti e perfino di alcuni esponenti governativi. I promotori, invece, hanno indicato che il progetto è stato rinviato, ma in nessun modo sepolto. I club della Superlega si erano rivolti al Tribunale di Madrid, che aveva ordinato l’annullamento delle misure preventive nell’attesa che si decidesse nel merito. In passato l’Uefa aveva deciso sanzioni per 100 milioni e l’esclusione dalle coppe per uno o due anni. Procedimenti sospesi con il primo atto del Tribunale di Madrid.
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