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Supercoppa Primavera, Torino-Lazio 2-1: decide Bortoluz ai supplementari

All'Olimpico i campioni d'Italia battono la squadra di Simone Inzaghi

La storia del Torino è fatta di passione. Di sofferenza. Non c’è mai nulla di facile o scontato e anche la Supercoppa Primavera – la prima della storia granata – arriva dopo 120 minuti intensissimi e in rimonta. E dopo aver fallito un rigore sull’1-1. Il Toro si conferma il club con più titoli in Primavera: dopo 9 scudetti e 7 Coppe Italia, ora la bacheca granata si arricchisce della Supercoppa. Lazio battuta 2-1: a Inzaghi non riesce il bis Supercoppa, dopo aver portato a casa due Coppe Italia in due stagioni.
 RABBIA TORO — Al primo affondo (5’) la gara potrebbe già trovare il punto di svolta. Berardi entra in area e viene messo giù da Mattia. La panchina del Toro s’infuria e ha ragione. Ci stava il rigore e il rosso al difensore laziale, ma l’arbitro Mainardi lascia giocare. Il Torino sembra più in partita, mentre la Lazio sorniona aspetta di trovare spazi per ripartire. Prima dell’intervallo il Toro trova il tempo per protestare ancora per un contatto in area su Debeljuh (costretto a lasciare il campo all’intervallo per un problema muscolare) e per rammaricarsi per un destro di Osei a lato da buona posizione.
LA SVOLTA — Nella ripresa la gara si accende subito, con la Lazio che trova il vantaggio dopo trenta secondi. Manoni serve in orizzontale Cardoselli che con un stop a seguire prende in contropiede la difesa granata presentandosi solo davanti a Zaccagno che non può nulla sul rigore in movimento. Il Toro accusa il colpo per 10 minuti: sembra un pugile alle corde. Manoni fallisce il raddoppio a porta vuota (salva Osei). Poi è Zaccagno a salvare due volte in angolo su Rossi e Mattia. Il Toro prova reagire, ma offre praterie per la velocità di Palombi. Il bomber biancoceleste al 17’ s’invola sulla destra e calcia in diagonale, ma Zaccagno in tuffo fa ancora muro. Il portiere del Toro tiene in vita i suoi e scuote i compagni. Tocca a loro recuperarla. E il pari arriva al 32’: Martino scappa a destra e serve sul secondo palo Berardi per il più facile dei tap-in. Il pari fa esplodere l’Olimpico e dà energie al Toro. Passano 4’ minuti e ancora Martino sguscia in area trattenuto da Mattia. Stavolta l’arbitro fischia il rigore che lo stesso Martino però si fa respingere con i piedi da Matosevic, calciando centrale. La gara di Martino finisce poco dopo per un brutto infortunio (si teme un guaio serio al ginocchio destro). Ai supplementari la Lazio sciupa il match point con Palombi (9’) che gira alto a pochi passi dalla porta. Così si materializza la più classica delle leggi del calcio: gol sbagliato, gol subito. Bortoluz (14’) sfrutta un liscio della difesa biancoceleste e di esterno firma il 2-1. Nel secondo tempo supplementare Kobon trova il 3-1, ma in fuorigioco. La Lazio resta in dieci per l’espulsione di capitan Mattia e non trova più la forza di affondare. La Supercoppa è del Toro.
Fonte: gazzetta.it
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