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Supercoppa: Non solo il Napoli penalizzato ma tutto il calcio italiano

Addio Pechino oppure arrivederci, ma sarebbe opportuno non ripresentare in Cina una manifestazione che, a causa di ciò che è accaduto ieri, non arreca alcun beneficio al calcio italiano. La finale di Supercoppa, giocata al Bird’s Nest di Pechino, tra Juventus e Napoli, ha messo in evidenza alcuni problemi del calcio italiano. Già da alcuni anni, nel campionato di serie A, le polemiche rivolte verso gli arbitri hanno occupato uno spazio importante nelle testate giornalistiche: allenatori e presidenti si sono, reiteratamente, lamentati per episodi arbitrali che hanno penalizzato la loro squadra. Settimane intere in cui, invece di parlare di calcio giocato, si è polemizzato oltre modo sul un Mondo arbitrale che è stato ed è attualmente sotto il mirino degli addetti ai lavori, dei tifosi e dei dirigenti dei club.
EPISODI PREGRESSI- Alcuni episodi avvenuti nella scorsa stagione erano eclatanti e dimostravano, forse in alcuni casi, la non perfetta preparazione della classe arbitrale. Le proteste hanno coinvolto molte squadre italiane e nulla si è fatto per provvedere ad una situazione, a dir poco, umiliante per tutto il movimento calcistico nazionale. Non è il caso di riportare i tanti episodi e le squadre penalizzate da arbitri che sono stati giudicati,al termine dei match, distratti, sfortunati o in condizione non ottimale per dirigere una partita a volte anche importante e sotto i riflettori della stampa e degli osservatori nazionali ed esteri.
INTRODURRE GLI OPPORTUNI ACCORGIMENTI- Introdurre la tecnologia, utilizzare altri collaboratori degli arbitri, mettere la moviola in campo: queste la soluzioni consigliate caldamente da molti critici ed addetti ai lavori. Il calcio non ha bisogno di questi accorgimenti: lo hanno sentenziato il terreno di gioco del Bird’s Nest di Pechino ed i tanti spettatori presenti allo stadio e davanti alla TV in tutto il Mondo: un match che ha offerto, per quasi novanta minuti di gioco, uno spettacolo degno di propagandare, nel migliore dei modi, il calcio italiano. Juventus e Napoli, determinate ad esibirsi sull’inedito palcoscenico cinese, avevano la giusta determinazione per offrire un grande spettacolo. Non sono bastati ben cinque collaboratori del Sig. Mazzoleni, direttore di gara, per evitare di commettere errori che hanno penalizzato il Napoli ma non hanno reso un giusto servigio alla causa juventina.
EPISODI CHE HANNO ARRECATO DANNO AL CALCIO ITALIANO-  Il calcio italiano non ne esce bene dalla manifestazione e, dopo la decisione del Napoli di disertare la cerimonia di premiazione, decisione molto criticata per un atteggiamento non consono ad una manifestazione sportiva, saranno in molti in Italia e nel Mondo ad  analizzare la triste vicenda con una inevitabile interrogazione sul perchè dell’accaduto: in ogni caso sarà effettuata un’analisi complessiva che porterà a conclusioni penalizzanti per ciò che si voleva  propagandare e non si è riusciti a farlo, forse, per mancanza di precauzioni semplici da adottare.
NAPOLI PENALIZZATO – Senza entrare nel merito delle decisioni prese da Mazzoleni ed i suoi collaboratori, gli episodi accaduti allo Bird’s Nest non sono stati tali da giustificare un verdetto emesso anzi tempo e che, di fatto, ha consegnato alla Juventus la Supercoppa prima del termine del match. La squadra bianconera aveva tutte le capacità e le chance per aggiudicarsi il trofeo anche contro una squadra non penalizzata da incomprensibili ed affrettate decisioni arbitrali
MAZZOLENI PROTAGONISTA ASSOLUTO- Un arbitro che si pone in campo con l’atteggiamento di protagonista indiscusso indirizzando e rovinando una gara fino a quel momento ben combattuta, da adito ad una sola considerazione: non c’è nulla di logico che possa giustificare un simile comportamento in una manifestazione che si è svolta davanti alle telecamere del Mondo intero.
TEMPI SUPPLEMENTARI…ANCHE PER LE ISTITUZIONI CALCISTICHE- E’ chiaro e legittimo che, dopo aver assistito alla partita, possono nascere i soliti sospetti ma se nulla cambierà e ci ritroveremo ad osservare altre prestazioni “sfortunate” da parte dei direttori di gara. Con il rischio di dare corpo e forma a qualcosa che non ha ragione di esistere. Non dovrebbero più accadere situazioni che possano dare adito a teoremi di varia natura se, finalmente, ci sarà una presa di coscienza da parte di tutto il movimento calcistico italiano. Perchè dopo la gara di ieri a Pechino, è necessario ed urgente che nelle sedi opportune delle istituzioni calcistiche italiane siano finalmente prese decisioni finalizzate al bene del calcio nostrano.

Fonte: Calciomercato.com

La Redazione

M.V.

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