Castellammare di Stabia. Definirlo l’uomo della svolta sarebbe addirittura riduttivo. Con la Reggina è stato l’uomo in più, quello che ha preso per mano la Juve Stabia, portandola alla vittoria e ad un incredibile quarto posto che ha ormai acceso i sogni degli sportivi di Castellammare. Fabio Caserta, il giorno dopo.
Quali le emozioni pensando al successo di martedì?
«Sono ancora forti. Abbiamo goduto di un giorno di pausa, ma se ripenso alla gara, al gol sotto la curva, provo ancora le stesse emozioni. È stata una partita importante, una vittoria che ci consente di riprendere un cammino che avevamo interrotto immeritatamente contro il Sassuolo. Va tutto bene, sono davvero contento».
Braglia a fine gara ha parlato del Caserta dello scorso anno definendolo ”un cadavere”.
«Al di là della definizione, non ero certo quello di oggi. Venivo da mezzo campionato ai margini dell’Atalanta e sia a livello mentale che fisico non era certo la situazione migliore. Ora sto bene fisicamente, so di poter dare un apporto importante alla squadra, se me ne verrà data occasione, ho voglia di continuare così».
Quale il segreto per passare dal rischio di essere un ex della Juve Stabia, a trascinatore dei gialloblu?
«In estate mi era stato detto di cercare senza timore una sistemazione. Braglia aveva intenzione di giocare in un certo modo, con un modulo in cui non avrei potuto dare il meglio. Io ho continuato ad allenarmi, senza sosta, ed alla fine, quando è arrivata la mia occasione, sono stato bravo e fortunato a coglierla. Il resto l’ha fatto anche la squadra. Siamo cresciuti tutti insieme, come gruppo».
Battere la Reggina, tre punti pesanti nell’economia del campionato e della classifica.
«Sicuramente per la classifica. Ma non mi riferisco al piazzamento. Il nostro obiettivo è quello di arrivare presto ai cinquanta punti che ci garantiranno la permanenza in serie B. Prima ci riusciremo, prima potremo tentare di toglierci qualche soddisfazione importante».
Da calabrese, reggino di nascita, il regalo più brutto alla squadra di Dionigi.
«È vero. Sono di Reggio, tifoso della Reggina, anche se non ho mai giocato in amaranto. Ma non per questo sono meno contento della vittoria. Anzi. I tre punti servivano per dare continuità ad un momento comunque positivo. Prima del Sassuolo venivamo da quattro successi di fila, abbiamo voglia di continuare così».
Castellammare in estasi. La serie A sembra un obiettivo cui nessuno aveva mai pensato neppure nel più dorato dei sogni. La squadra e Braglia volano basso, ma se la massima serie appare così lontana, i playoff sembrano forse traguardo più concreto.
«Questo campionato è strano ed equilibrato. A parte Verona e Sassuolo, tutti se la possono giocare per ogni obiettivo. I playoff possono esserlo, ma a patto di continuare con il rendimento di queste settimane. Stiamo bene, la gara col Sassuolo è stato solo un passo falso. Per ora va bene così. Certo, sognare costa poco».
Lunedì si torna al Braglia, lo stadio stregato per la Juve Stabia che non è mai riuscita ad andare a punti. Quanto potrebbe contare sfatare questo tabù?
«Onestamente tanto. Non sarà facile contro il Modena, una buona squadra, ma sono convinto che se riusciremo a far punti lunedì potrebbe anche cambiare il prosieguo della nostra stagione».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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