Generazioneditalenti.com vi propone un intervista a un talentuoso calciatore ceco, Nicolas Šumský. Classe 1993, milita nei Bohemians 1905, squadra di Praga della 2.Liga, ma pronta a tornare nella massima divisione già quest’anno. Il giovane vanta già alcune presenze con l’Under 19. Ultimamente si è messo in mostra andando a segno nell’amichevole giocata contro il Parma per festeggiare gli ottant’anni del piccolo stadio di Vršovice.
D: Puoi descrivere le tue caratteristiche tecniche agli appassionati di calcio italiani che non ti conoscono?
R: E’ molto difficile descrivere se stessi, ho appena diciotto anni e come calciatore mi sto ancora formando. Tuttavia, credo di essere un giocatore dinamico, tecnico e calmo quando sono in possesso del pallone, bravo anche nel recupero della palla e nella rifinitura. In futuro mi piacerebbe essere una combinazione tra Pirlo e Gattuso.
D: Che obiettivi avete per la stagione? I “canguri” (soprannome per i Bohemians 1905) torneranno subito in Gambrinus Liga?
R: Certamente punteremo a tornare in Gambrinus Liga. L’organico per raggiungere questo obiettivo ce lo abbiamo. Vedremo, la 2.Liga ceca è molto particolare e piena di insidie. Dobbiamo conservare una buona forma per tutto il torneo, è indispensabile.
D: Com’è il rapporto con il presidente Antonin Panenka, una delle leggende del calcio ceco?
R: Antonin Panenka è una grande figura non solo nel panorama ceco. Ricordo che anche i ragazzi per le strade di Buenos Aires tiravano i rigori “alla Panenka”. Tutti lo conoscono. E certamente è positivo avere una tale personalità a capo del club.
D: Hai giocato nel River Plate. Come è stata l’esperienza in Argentina? Qual è il tuo migliore e peggiore ricordo?
R: E’ stata una grande esperienza per me e non solo a livello calcistico. In accademia c’è una grande quantità di talenti, la concorrenza è mostruosa, e anche gli allenamenti sono molto diversi rispetto a qui. Per la mia crescita calcistica, sono stati due anni importantissimi. Ho un bel ricordo della prima partita quando abbiamo giocato con il River Plate a Cordoba. Abbiamo vinto 3-2 e ho segnato il gol decisivo. Il pallone me lo fornì Manuel Lanzini, che è attualmente in prima squadra. I peggiori ricordi sono legati a cose fuori dal campo. Dietro le quinte, il calcio argentino è molto “agitato”.
D: Ora in Repubblica Ceca ci sono molti infortunati, come Pilář, Krejčí per citarne solo alcuni. Chi pensi possa sostituirli? E riguardo te, ti dai qualche chance per i Mondiali in Brasile del 2014?
R: Questa è una domanda molto complicata. Non sono in Repubblica Ceca da molto tempo per poter rispondere alla prima parte della domanda. Ad ogni modo, qui abbiamo molti ragazzi affamati di grande calcio che certamente saranno in grado di sostituirli. Quanto a me, la Coppa del Mondo in Brasile è il mio grande sogno. Per adesso sono abbastanza lontano da questo obiettivo, ma si sa come a volte nel calcio le cose cambino in fretta.
D: Cosa pensi dei tuoi colleghi Vydra e Kozak, che hanno la fortuna di giocare in campionati come la Serie A e First Division?
R: Faccio il tifo per entrambi i ragazzi. Come me, sono andati all’estero molto giovani, e capisco quanto questo sia difficile. Credo che entrambi con il tempo, riusciranno a fare grandi cose.
D: Quale campionato ti attrae di più? Olanda, Germania, Inghilterra o Italia?
R: Di questi quattro campionati, senza esitazione sceglierei il vostro. Amo l’Italia nel suo complesso. Ho vissuto quattro anni a Monaco e andavo spesso a mangiare la vostra squisita pasta e a bere il caffè in locali italiani. Mi immagino un giorno a vivere in Italia. E non lo sto dicendo solo perché siete italiani. Mi piace molto anche la Liga spagnola.
D: Hai una squadra favorita in Italia?
R: Una squadra del cuore non ce l’ho. Guardo invece i singoli calciatori che giocano nella mia posizione. E’ bello che in Italia il calcio viene vissuto come uno stile di vita.
D: In passato alcuni giornali ti hanno accostato al Napoli, squadra dove milita Hamsik al quale ti avvicini per caratteristiche tecniche. Sai dirci se c’era qualcosa di vero nella trattativa?
R: E’ sicuramente una cosa positiva quando qualche giornale scrive su di te in relazione a una squadra, ma non ha avuto luogo nessuna trattativa concreta. Ora mi sto concentrando al 100% per adattarmi al calcio professionistico europeo, e queste speculazioni le lascio ad altri.
La Redazione
C.T.
Si ringrazia il sito amico generazioneditalenti.com per averci fornito questa preziosa intervista. Clicca qui per leggere l’articolo originale
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