Mauro Suma, giornalista e telecronista rossonero, in un editoriale su Milannews.it ha parlato della sfida tra Napoli e Milan:
“Sul piano strettamente tattico, il Napoli è di gran lunga la squadra con cui il Milan ha fatto più fatica di tutte in tutto il 2020 in campionato. Il secondo tempo del derby è stato perso sul piano emotivo, a San Siro contro l’Atalanta il Milan meritava forse di vincere. Ma contro il Napoli al San Paolo il buon Rino l’aveva “incartata” molto bene a luglio, con il Milan che aveva messo insieme il pareggio più sugli episodi che sull’identità, più sugli attimi che sulle certezze trasmesse alla squadra da Stefano Pioli. Tutti corti in difesa e tutti fluidi in ripartenza. Partita piena di trappole. Certo, che se il Milan ripartisse dopo la sosta di novembre come era ripartito dopo la sosta di ottobre…Lo ricordo bene il Pioli del derby: lucido, presente, carico, ma non dovette strafare in panchina. Era la squadra a dargli tranquillità e serenità. La stessa cosa che i rossoneri dovranno fare domani al San Paolo, a maggior ragione visto che sanno quanto stia sulle spine il Mister a non essere a Milanello…
Il Milan ha tutto per fare bene, ha la sua proprietà londinese (Elliott, per chi non conoscesse nemmeno la grammatica) che dirige il club ripianando i passivi e approvando il mercato, ha il suo allenatore in totale sintonia con i suoi collaboratori che sanno rappresentarlo sempre e comunque e ha i suoi Rebic e Ibra che trascorso 2 settimane 2 a Milanello ad affilare le armi. Ecco quel che ci vuole a Napoli, le armi calcistiche, i colpi, le sparigliate. Perché tutte le minuzie e le sfumature tattiche Rino le avrà preparare e messe a punto ossessivamente e intensamente. come fa sempre. Ed è proprio in questa sottile smagliatura che si deve inserire il Milan. Rino dà così tutto se stesso nella preparazione della partita, che a volte non riesce a cambiarne i contorni a gara in corso. Se il Milan sarà bravo ad aprire questa piccolissima fessura, potrà sperare di uscire da Napoli, finalmente, dopo dieci anni, con qualcosa fra le mani. E dieci anni fa, al San Paolo, Bonera e Ibra c’erano. Certo che c’erano”.
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