Dedicato a chi la ritiene il simbolo della propria appartenenza. E dedicato a chi invece la paragona persino alla coperta di linus. Dedicato a chi ne ha fatto un feticcio. E dedicato a chi invece è semplicemente un collezionista e non sa o non vuole farne a meno. Dedicato a chi, semplicemente, si lascia sedurre dal potere affettivo che riscontra in essa. Ma dedicato, anche – e soprattutto – al business: perché gli affari sono affari e sotto quella maglia battono cuori e pure umanissini interessi economici. Le hanno dedicato una tre giorni per svelarla appieno, per svestirla non di significati ma dei segreti avanzati dopo che la tecnologica moderna ha già provveduto a rivelarla via Internet: perché, e qualcuno non lo saprà, c’è tutto un macrouniverso che s’agitava per sapere come sarebbe stata, stavolta, la divisa ufficiale del Napoli.
Si salpa verso la stagione dell’Europa League con una «maglietta particolare» , s’è scelto un tessuto particolare «che cambierà la gradazione dell’azzurro durante l’incontro e a contatto con il sudore diventerà più intenso» , si resterà fedeli «al colletto a V, che però avrà un rivestimento diverso sui due lati del collo».
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