NAPOLI. Completare a gennaio il lavoro che in estate si era solo abbozzato. L’argomento è il mercato, quello che il Napoli aveva condotto al risparmio perché incerto nella sua partecipazione in Champions League. La storia di quella scelta è nota a tutti, con tutti i contraccolpi provocati dalla eliminazione per mano dell’Athletic Bilbao, ma adesso che la storia è stata riscritta e la risalita in campionato sta prendendo forma, urge intervenire per completare un organico decimato dagli infortuni. Mertens è ai box in attesa di rientrare domenica o, al massimo, giovedì in Europa League, mentre è Insigne l’uomo da sostituire con un rinforzo: prendere un top o uno di media grandezza in attesa del suo ritorno? In cima alla lista di Rafa Benitez c’è sempre Ivan Perisic, anche se i recenti segnali fanno temere per un riscontro negativo di fronte ad una eventuale offerta del Napoli. Il Wolfsburg, secondo in Bundesliga dietro il Bayern, non è intenzionato a perdere Perisic e lo stesso croato potrebbe non avere tutta questa voglia di venire a Napoli a gennaio. Il valzer mediatico inscenato dai suoi manager potrebbe essere solo una manovra per il prolungamento del contratto (scadrà nel 2016) con il Wolfsburg ed un aumento dell’ingaggio. Una storia molto simile a quella dell’inutile corteggiamento estivo a Mascherano. Forte di quella esperienza, il Napoli non vuole farsi cogliere impreparato e si sta guardando intorno. Il “territorio di caccia” preferito da Benitez resta sempre la Spagna, precisamente l’Atletico Madrid, dove ci sono due calciatori insoddisfatti per lo scarso impiego: Alessio Cerci e Mario Suarez. Da tempo stanno reclamando più spazio, oppure di essere ceduti a gennaio, anche al Napoli che vorrebbe proporre un doppio prestito oneroso. “Aspettiamo dicembre per vedere cosa accadrà, ma penso che non andranno via”, il presidente dei Colchoneros, Enrique Cerezo, a Radio Crc non è stato categorico nel rispedire al mittente la proposta. “Ho sentito le recenti dichiarazioni di Cerci – ha aggiunto – e trovo normale che chi gioca poco non può essere contento. Così anche Mario Suarez, un calciatore contento di stare all’Atletico Madrid, che è il suo club da sempre. Se mi chiedessero di essere ceduti a gennaio, direi loro di aspettare”. L’idea di Cerezo potrebbe essere quella di un doppio prestito, ma con l’opzione di acquistare a giugno Callejon. La clausola rescissoria per lo spagnolo è stata fissata in 30 milioni di euro, ma l’Atletico Madrid potrebbe essere superato dal Chelsea, il cui allenatore Mourinho, è un grande estimatore del Pichici azzurro dai tempi del Real. Tra le soluzioni di media caratura il ds Bigon avrebbe individuato anche Adelina Andrè Vieira de Freitas, detto Vieirinha, un nazionale portoghese (ha giocato l’amichevole con l’Argentina all’Old Trafford) di 28 anni con il contratto in scadenza e le caratteristiche tecniche di Insigne e Callejon. Ma serve un rinforzo anche per il ruolo di esterno mancino “basso”, visto l’infortunio di Zuniga e l’impossibilità di utilizzare Ghoulam a gennaio, per la sua partecipazione alla Coppa d’Africa. Matteo Darmian del Torino (24 anni) , Silvan Widmer (21) dell’Udinese e Thomas Meunier (23) del Bruges sono i profili sotto osservazioni. Ma gli occhi di Bigon sono sempre presenti anche in Sudamerica, per la precisione in Argentina, dove lo scouting azzurro ieri notte ha seguito a Buenos Aires il Superclasico tra River e Boca: il difensore colombiano Eder Balanta (21) del River, l’attaccante Jonhatan Calleri (21) del River e l’attaccante Giovanni Simeone (19enne figlio del Cholo) in forza al River, sono da tempo sul taccuino del Napoli. In attesa di gennaio per i rinforzi, Benitez dovrà fare nell’immediato di necessità-virtù: chi prenderà il posto degli infortunati Insigne e Mertens domenica contro il Cagliari? Le opzioni sono svariate, anche se quella più plausibile potrebbe essere legata all’impiego di Guzman a sinistra. Ma il coach azzurro ieri non si è sbilanciato. “Può giocare Ghoulam più avanzato – ha detto a Radio Kiss Kiss – oppure possiamo schierarci con due attaccanti, ma devo valutare tutti per poi scegliere formazione e modulo di gioco”.
Raffaele Auriemma per Tuttosport
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