Luis Suarez si pente e recita il «mea culpa: dopo le polemiche suscitate dalla mancata stretta di mano al giocatore del Manchester United Patrice Evra prima dell’inizio del match di sabato all’Old Trafford – vinto dai Reds per 2-1 – l’attaccante del Liverpool si scusa. «Ho parlato con il mio allenatore Dalglish e ho capito di aver sbagliato – spiega il bomber uruguaiano in un intervento pubblicato sul sito internet del Liverpool -. Non solo non sono stato all’altezza delle sue aspettative, ma anche di quelle della squadra e di ciò che rappresenta. Di questo mi scuso». Suarez aggiunge di «aver commesso un errore e di esserne pentito» e sottolinea che «avrebbe dovuto stringere la mano» di Evra: «Ora – conclude – voglio mettere la questione alle spalle e concentrarmi sul calcio giocato».
L’attaccante era reduce da una squalifica di 8 giornate subita per gli insulti razzisti rivolti proprio a Evra nella gara d’andata. Dopo il gesto di ieri, il giocatore è stato duramente criticato dal tecnico dello United Alex Ferguson: «Suarez è una vergogna per il Liverpool», ha detto senza mezzi termini nel dopo-partita l’allenatore scozzese. Il sindacato dei calciatori ha esortato il Liverpool a prendere provvedimenti nei confronti dell’attaccante. Sabato sera, l’ex Ajax aveva provato a giustificarsi su Twitter, spiegando che la situazione era stata male interpretata. Giustificazione ritenuta insufficiente: di qui la nota di ieri sul sito del Liverpool.
L’episodio dell’Old Trafford, a pochi giorni dalle dimissioni di Fabio Capello dalla panchina della Nazionale per gli strascichi del caso Terry, ha riacceso le polemiche sul razzismo nel calcio inglese. Al punto che il premier britannico David Cameron ha deciso di convocare a Downing Street un vertice sul tema. Come rivela il Sunday Telegraph, Cameron e il ministro dello Sport terranno «una tavola rotonda con discussioni» con le autorità sportive e i rappresentanti dei giocatori.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
