ROMA – L’attacco, d’accordo. Ma in Italia come in tutto il resto del pianeta calcistico la difesa è altrettanto importante. Rudi Garcia non l’ha imparato qui al volo, nelle ripetizioni seguite nel corso della lunga estate. L’ha sempre saputo, da quando giocava mediano nel campionato francese, recuperava palla e si affrettava a trovare qualcuno a cui consegnarla, dato che di fronte ai suoi piedi la porta si restringeva istantaneamente come un’ostrica spaventata.
Addirittura Kevin Strootman non aveva mai considerato l’arte di difendere. Per lui è sempre stata unità indifferenziata, il recupero del pallone, il rovesciamento dell’azione, il tiro o il tocco smarcante. Sempre di calcio si tratta. «Invece in Italia i compagni si complimentano anche dopo un tackle ben riuscito. Questo sinora ho imparato giocando con la Roma: l’importanza della difesa e della pazienza».
LEADER – Per quanto riguarda la pazienza i tifosi della Roma sono certamente tra i migliori maestri, ma questa è un’altra storia. Una volta ricevuta l’assicurazione che in un paio di giorni Francesco Totti sarà come nuovo, Rudi Garcia è tornato a occuparsi della sua principale preoccupazione, cioè tenere desta in vista dell’incontro con il Napoli l’attenzione di una squadra che in questo momento tira avanti senza molti dei suoi leader, occupati a districarsi nell’avventura delle qualificazioni al Mondiale. Vorrebbe riavere tutti a casa al più presto. D’altronde ci sono riusciti i prossimi avversari evitando il viaggio ad Hamsik e accorciando le trasferte di alcuni altri.
A Garcia sarebbe piaciuto riavere indietro Florenzi, Pjanic e appunto Strootman. Probabilmente aggancerà e trainerà fino a Trigoria l’olandese per lunedì prossimo, quando gli allenamenti riprenderanno dopo la pausa di fine settimana. Tanto l’Olanda sta disputando le ultime partite di qualificazione per puri obblighi contrattuali e sicura del posto in Brasile com’è può permettersi una partita senza il mediano. Florenzi resterà con gli azzurri perché la Roma ha già riavuto in anticipo De Rossi, Pjanic invece serve fino a martedì alla Bosnia-Erzegovina che si sta accapigliando con la Grecia. Riassumendo, la Roma affronterà il padre di tutti i derby del Sud con la rosa pressoché restaurata, a parte Destro che ha bisogno ancora di un mese almeno. Però qualcuna delle pedine principali sarà sgualcita dalla settimana internazionale, probabilmente non al culmine delle energie.
RAGNATELA – Dispiace a Garcia e dispiace a Strootman, che ha individuato nella partita di venerdì un altro degli scambi attraverso i quali passa la corsa del treno giallorosso: «La classifica è buona, speriamo lo sia anche tra due mesi. Sarà importante la posizione in cui ci troveremo dopo la partita con il Napoli. Io ultimamente sto giocando bene, però nelle prime giornate avrei potuto fare qualcosa di meglio». Già che c’era, l’olandese non poteva non dire la sua su Totti, argomento canonico: «A Roma è un eroe, non può camminare per strada. Se cento tifosi lo vedono, novanta gli vanno incontro. Per noi Francesco è importante, non conta l’età».
C’è pure un nazionale che non si è mai allontanato da Garcia, cioè Maicon, trattenuto a Roma con una sottile ragnatela diplomatica. Prima di convincersi a non rispondere alla Nazionale causa incidente muscolare, ha voluto parlare con il ct Scolari e sentirsi dire che nessuno smetterà di convocarlo. «Ora sono praticamente a posto, ma ho bisogno di migliorare la condizione fisica dopo 12 giorni di stop. E la partita che ci aspetta è difficile». Pian piano si raccolgono tutti a Trigoria per l’ottava partita che vale una stagione.
Fonte: Corriere dello sport
La redazione
F.G.
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