Walter Mazzarri è fatto di carne e ossa. E allora può capitare che dopo sette giorni vissuti a grandi ritmi possa anche avere un piccolo malore che gli impedisca di parlare della gara e del riscatto dei suoi ragazzi contro il Chievo. Nulla di grave, solo un piccolo calo di tensione e un forte giramento di testa che ha consigliato al tecnico di San Vincenzo di passare il microfono a Riccardo Bigon e di prendersi una piccola pausa dopo alcune prescrizione del medico Alfonso De Nicola che ha suggerito di rientrare il prima possibile nella sua abitazione a Pozzuoli.
Non è la prima volta che Mazzarri sceglie la via del silenzio. È successo già lo scorso anno e Bigon minimizza e rassicura sul malore di Mazzarri: «Pensiamo abbia avuto un piccolo calo di zuccheri dovuto alla fatica e alla pressione». Nessun caso, nessuna polemica. Neppure quando il direttore sportivo del Napoli parla della gara con la Juve. «Stare zitti non è il caso, un errore così clamoroso non può passare inosservato. Ma noi non crediamo nei complotti, non abbiamo mai pensato neppure dopo Pechino che ci fosse in atto una strategia contro di noi. Lì in Cina, per esempio, abbiamo protestato per la mancanza di uniformità di giudizio. È evidente l’errore di Catania, ma guai a dire o a pensare che vogliano favorire la Juve o danneggiare il Napoli».
Bigon mostra anche ottimismo per il recupero dopodomani di Edi Cavani, le cui condizioni non sembrano destare particolare preoccupazione. «Stamane faremo gli esami clinici per capire se il dolore che ha accusato alla coscia è un affaticamento muscolare o una contrattura. Sinceramente ho la sensazione che possa farcela a recuperare per mercoledì con l’Atalanta. Ovvio che tutto dipende da cosa dirà il medico quest’oggi. È evidente che occorre cautela in questi casi».
Cavani ha dato forfait poche ore prima della gara, dopo l’ultimo test a Castelvolturno. Ha guardato poi la partita dalla tribuna insieme a Britos e a Uvini. Il diesse azzurro parla della gara. «Chiedere di giocare meglio e segnare di più è difficile in serie A. Non possiamo lamentarci dei nostri ragazzi, che si esprimono a grandi livelli, sono orgoglioso. Quest’anno vogliamo giocarcela con tutte fino alla fine, vogliamo restare in alto fin quando è possibile: normale che se la Juventus dovesse proseguire su questa linea, sarebbe difficile per tutte soffiare lo scudetto ai bianconeri».
Il ds si è soffermato anche sul mercato: «Se ci serve una prima punta? In linea generale potrebbe servirci, in estate si è pensato di formare un quartetto di attaccanti. Sappiamo che ci manca un vero vice di Cavani, Insigne non è una prima punta dalle caretteristiche alla Pato o alla Pellissier. Se l’allenatore ci dirà che ha bisogno di una punta con queste caratteristiche noi non ci tireremo indietro. E lo prenderemo in Italia, per facilitare l’inserimento». Poi parla di Cannavaro. «Speriamo che non venga squalificato, noi ci auguriamo che non venga fermato. Ma per timore di questa ipotesi abbiamo tenuto in rosa Uvini che sennò sarebbe andato in prestito».
Oggi la ripresa degli allenamenti in vista dell’appuntamento infrasettimanale a Bergamo. Da verificare anche le condizioni di Zuniga, uscito per un affaticamento al flessore destro.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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