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Storie Sudamericane – Il Boca Juniors svende Reynoso in MLS: un caso come tanti altri

Sta continuando a tenere banco la situazione coronavirus in Sudamerica. Il calcio è fermo da un pezzo, ma a settembre dovrebbe ripartire la Copa Libertadores, mentre a ottobre quella Sudamericana. Un inizio graduale, proprio come successo in Europa. Con i club fermi e sostanzialmente in crisi, tutti sono costretti a svendere i loro pezzi migliori. Nello specifico, è la Major League Soccer che sta diventando la meta preferita dei giovani talenti sudamericani: sia per una questione di crisi da parte dei club di appartenenza, sia per una questione economica per le tasche degli stessi calciatori, che spesso sono molto giovani e desiderosi di un salto di qualità.

Il caso Reynoso

Le franchigie nord-americane hanno tanta disponibilità economica e si ‘avventano’ su questi giocatori quando iniziano a diventare ‘un peso’ per i club sudamericani, ma non riescono a trovare una società europea che voglia puntare seriamente su di loro. E’ il caso per esempio di Emanuel Reynoso, detto Bebelo. Il trequartista uruguagio era di proprietà del Boca Juniors ed è stato acquistato qualche giorno fa dai Minnesota United: classe ’95, in ventuno presenze ha messo a segno due reti e siglato tre assist. Uno dei prodigi scuola Boca, che però ha trovato casa in un club di MLS. Il Boca se n’è privato per cinque milioni di dollari. Il campionato nord-americano è indubbiamente in crescita, ma giocatori come Reynoso -rapidi e brevilinei, capaci di portare superiorità numerica alla squadra- sarebbero potuti approdare benissimo in Europa.

Reynoso non è unico nel suo genere

Ma Reynoso non è unico del suo genere: quello che probabilmente ha portato più scalpore è stato quello di Gonzalo ‘Pity‘ Martinez, pagato circa quindici milioni di euro dall’Atlanta United. Un club che, da Tata Martino in poi, si è sempre affidato ai calciatori sudamericani: Josef Martinez, con un passato nel Torino; Miguel Almiron, oggi al Newcastle; Ezequiel Barco, decisivo nella vittoria della Copa Sudamericana dell’Independiente nel 2018. Con questa politica, tra l’altro, l’Atlanta ha conquista il titolo della MLS due anni fa.

Conclusioni dopo il caso Reynoso

Il punto è che Reynoso non è il primo, né sarà l’ultimo a seguire questa strada. I motivi sono molteplici. I club di MLS hanno un’elevata disponibilità economica e i club sudamericani sono in netta crisi sotto questo punto di vista. Basti pensare al River Plate: Jorge Carrascal ha una clausola da venti milioni, il CSKA Mosca (che ha acquistato Adolfo Gaich dal San Lorenzo per 8,5 milioni di euro) ne ha offerti 5 per il talento elogiato anche da Antonio Cassano e i Millonarios ne chiedono 10. Oltre a questo, c’è da valutare l’alto ingaggio garantito dai club nord-americani a questo tipo di calciatori. Un esodo destinato ancora ad andare avanti nel tempo.

Di Nico Bastoe

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