Da Napoli a Brescia, 754 chilometri di distanza. Conosce bene questo tragitto Mario Gargiulo, centrocampista classe ’96 che nel 2010, dopo il primo anno disputato nei Giovanissimi Nazionali, si trasferì dall’Asd Brothers, scuola calcio della periferia di Napoli, del quartiere Chiaiano, al Brescia. E’ una storia che accomuna tanti ragazzi: quando si è ancora adolescenti, si lascia casa, famiglia, affetti ed abitudini per tuffarsi in un percorso che ha il sapore del sogno. Diventare un calciatore professionista non è assolutamente semplice, in pochi riescono a trasformare l’opportunità avuta da ragazzino in una carriera di livello.
Ci sta provando Mario Gargiulo, centrocampista classe ’96, cresciuto molto durante il percorso vissuto nel Brescia, dai Giovanissimi Nazionali alla Primavera. Gargiulo, dopo la prima stagione nei Giovanissimi, diventa un titolare fisso degli Allievi Nazionali sotto età riuscendo anche a guadagnare la convocazione per il Torneo dei Gironi nel gennaio del 2013. Sono molto preziose in particolare le indicazioni degli allenatori avuti durante il suo percorso, in particolare di Alessio Tacchinardi, un centrocampista come lui. Gargiulo nasce come mezzala sinistra ma è molto duttile, ha rivestito parecchi ruoli sulla mediana, in particolare quello di mediano davanti alla difesa. Ha forza fisica, grandi qualità atletiche, resistenza, è un giocatore dinamico. Queste qualità colpirono la Juventus quando Mario giocava negli Allievi Nazionali. L’interesse fu concreto, Gargiulo disputò in prestito il torneo “Ferroli” a San Bonifacio con la maglia bianconera ma poi non fu trovato l’accordo con il Brescia. Dalla Juventus al Milan, dagli Allievi alla Primavera con mister Javorcic, e a fine stagione i rossoneri provarono a prelevare Gargiulo ma l’affare non si concretizzò. Il Milan seguì Gargiulo che collezionò ventisei presenze in Primavera tra campionato e Coppa Italia e si tolse la soddisfazione delle panchine in serie B contro Ternana e Crotone. All’ultimo giorno di mercato la spuntò il Chievo che ha lasciato, però, per una stagione Gargiulo in prestito al Brescia. Mario è stato un perno fisso della Primavera collezionando trentuno presenze e due gol tra campionato e Coppa Italia ma è riuscito anche a ritagliarsi degli spazi in serie B: ben sei presenze contro Frosinone, Perugia, Carpi, Cittadella, Spezia e Avellino giocando, però, da terzino sinistro e raggiungendo la quota di 217 minuti complessivi. Le prime esperienze tra i professionisti, soddisfazioni che consentono a Mario di credere nel proprio sogno.
Il Chievo Verona deciderà il futuro del giocatore che probabilmente andrà in prestito in B o Lega Pro. Nella serie cadetta il Latina è molto interessato ma è presto per tracciare il suo destino. Mario Gargiulo vuole continuare a coltivare il suo sogno, la prossima tappa è importante, da non fallire.
Ciro Troise per lagiovaneitalia.net
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