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Storie dal Sud: Marco Curto, il gigante del Milan che poteva essere del Napoli

Dopo una stagione al Napoli, ha preferito le sirene del Nord. Oggi è un punto fermo della Nazionale Under 15

Ci sono i predestinati, quelli nati per giocare a pallone, coloro che ti colpiscono al primo tocco o addirittura con la presenza in campo. Uno di questi è Marco Curto, difensore classe ’99 del Milan e della Nazionale Under 15. Alto 191 cm, si tratta di un vero e proprio gigante, uno di quelli che domina nell’area di rigore, che nei duelli aerei vince sempre, che annienta l’attaccante usando il fisico nell’uno contro uno. Marco oggi gioca nel Milan di Roberto Bertuzzo, s’allena al “Vismara” ma la sua storia affonda le radici al Sud. Nato il 5 Gennaio 1999 a Napoli, ha nell’infanzia un rapporto conflittuale con il calcio. In casa c’è l’avventura di suo fratello Francesco, esterno sinistro d’attacco classe ’95, con un passato nel settore giovanile del Napoli, oggi in Serie D all’Isernia, a presentargli i sacrifici richiesti da questo sport. Marco, prima di catapultarsi nel mondo del pallone, ci pensa molto e, infatti, comincia ad andare a scuola calcio solo dopo aver compiuto i sette anni. Marco s’iscrive alla Juve Domitia, realtà di Licola che rappresenta un florido vivaio di talenti, il più rappresentativo è Gennaro Tutino, attaccante del Napoli e dell’Under 18. Marco alla Juve Domitia gioca per quattro stagioni, l’ultima vissuta sotto età di due anni nel campionato Giovanissimi regionali. Sui campi della Campania non c’è dubbio, si tratta di un talento, di un giocatore di grandi prospettive. E’ innanzitutto la fisicità ad impressionare, tanto che ai tornei locali nessuno crede alla sua età, pensando che si tratti di un ragazzo più grande. Sua madre ha dovuto più volte portare con sé i documenti di suo figlio per spegnere le polemiche. Le sue qualità cominciano ben presto a diventare note agli addetti ai lavori, alle sue partite si notano gli occhi indiscreti degli osservatori. La prima società a seguirlo è il Milan con Francesco Viola, responsabile delle scuole calcio Milan per il Sud Italia. Viola visiona Marco ad un raduno a Torre del Greco, un appunto che non sarà mai dimenticato. La Juve Domitia ha ottimi rapporti con il Napoli che si fionda su Curto e trova l’accordo con la scuola calcio per portare in maglia azzurra questo giovane talento. Marco aveva solo dodici anni ma già sentiva le proposte di vari club, l’ipotesi di trasferirsi al Nord per giocare a calcio, il piacere di essere corteggiato dalle società più importanti d’Italia. Marco va al Napoli, è aggregato ai Giovanissimi Fascia B di Gennaro Sorano, un allenatore con cui è cresciuto molto dal punto di vista tecnico, compiendo i suoi primi passi nella fase d’impostazione ad inizio azione, aspetto su cui può ancora migliorare molto. Prima del compimento dei quattordici anni, i tesseramenti dei ragazzi hanno validità annuale, si possono rinnovare o meno a fine stagione. A fine aprile Curto partecipa con la formazione di Sorano al torneo internazionale “Città di Abano Terme”, in provincia di Padova, in cui s’affrontano le migliori squadre d’Italia e d’Europa, come per esempio Bayer Leverkusen, Paris Saint Germain, Benfica, Milan, Inter. Il Napoli si ferma ai quarti di finale proprio contro i nerazzurri, dopo averso perso con il Benfica e vinto con il Padova nelle prime due partite. Gli azzurrini disputano tre gare, in cui Curto è seguito da tante società.

Non c’è solo il Milan, anche Inter, Roma, Juventus e Fiorentina cercano di soffiare al Napoli questo gigante della difesa. Marco è stuzzicato dai progetti degli altri club, in maglia azzurra si trova bene ma è attratto dalla scelta di vita di andare via a soli quattordici anni da casa per il pallone. “Credono così tanto in me da investire nonostante io provenga da un’altra regione”, è questa l’idea che spinge Marco e la sua famiglia a non firmare con il Napoli e ad aspettare il momento giusto per cambiare aria. Marco non ha ancora quattordici anni e si trasferisce al Benevento, dove gioca nei Giovanissimi Nazionali, pur avendo un anno in meno rispetto alla categoria e durante l’anno il Milan continua a tenerlo d’occhio con Mauro Bianchessi, responsabile dell’attività di base del vivaio rossonero, che chiude l’accordo con il Benevento. Durante l’esperienza al club sannita, conosce l’ex Inter Fabio Calcaterra, lo scopritore di Benassi, oggi allenatore degli Esordienti, che gli da consigli importanti per la sua crescita.

In estate poi la firma con il Milan, qualche foto con Adriano Galliani, che ha deciso di voler conoscere questa promessa di cui si parlava molto bene, e poi l’avventura nei Giovanissimi rossoneri. Il Milan è terzo nel girone B dietro Atalanta e Inter, Marco si sta mettendo in mostra a tal punto da aver stregato anche l’allenatore dell’Under 15 Antonio Rocca che l’ha convocato per le amichevoli contro Romania e Belgio e l’ha inserito nei diciotto che da giovedì a domenica affronteranno Brasile, Zambia ed Israele al Torneo delle Nazioni in provincia di Gorizia. Curto guiderà la difesa dell’Italia di Rocca, si cimenterà in sfide internazionali. Nuovi stimoli per Marco, un ragazzino che tra sacrifici e sogni non vuole assolutamente fermarsi.

Fonte: Ciro Troise per paologhisoni.com

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