Non bastava il caso Parma, a piombare sul calcio italiano non solo le storiche difficoltà di ogni estate nell’iscrizione ai campionati ma anche la drammatica storia del Catania. Un terremoto ha colpito la squadra siciliana che ancora non sa con esattezza in che categoria giocherà nella prossima stagione, probabilmente ci sarà la retrocessione in Lega Pro. Intanto lunedì si riparte, tutti a Torre del Grifo per iniziare la preparazione. L’allenatore sarà Giuseppe Pancaro che dovrà ripartire dall’unico punto di forza del Catania che ha attraversato i vari disastri societari: il vivaio. Tante le intuizioni straniere lanciate in questi anni: da Matosevic a Cabalceta, da Lovric a Ramos, da Odjer a Barisic ma ci sono anche dei ragazzi italiani molto interessanti che sono pronti a rappresentare il punto fermo del Catania del futuro. Immaginando la formazione del Catania post-scandalo, abbiamo pensato ad un 4-2-3-1: Matosevic tra i pali, Parisi, Cabalceta, Lovric, Ramos a formare la linea difensiva, Sessa e Odjer davanti alla difesa, Barisic, Di Grazia e Rossetti alle spalle dell’attaccante Petkovic. Parisi, Sessa, Di Grazia e Rossetti l’anima italiana della squadra, tre siciliani ed un campano, Rossetti, che dal 2010 è nel vivaio rossazzurro. Scopriamo meglio questi ragazzi: Parisi è un esterno destro classe ’95 cresciuto nell’A.S.D. Pantanelli Siracusa fino all’età di quattordici anni, quando fu scoperto dal Catania che decise di puntare sulle sue qualità. Parisi era un esterno destro d’attacco, dotato di buone capacità di corsa, intensità, spirito di sacrificio. Il suo percorso al Catania è iniziato negli Allievi Nazionali di Giovanni Pulvirenti, in cui ha giocato per due stagioni, la prima sotto età rispetto agli standard della categoria. Nel momento in cui dovrebbe avvenire il passaggio in Primavera, il Catania decide di mandarlo a fare le ossa nei campionati dilettantistici. Parisi va all’Akragas, realtà molto ambiziosa e sostenuta dal caldo pubblico di Agrigento. Parisi s’aggrega alla rosa della Primavera di Pulvirenti sognando, però, di debuttare al “Massimino”. Gli infortuni e le squalifiche fanno in modo che questo momento arrivi molto presto, Sannino gli regala l’esordio tra i professionisti nella gara interna contro il Bari. A fine stagione Parisi ha collezionato dieci presenze in serie B dando un discreto apporto al Catania. Non ha ancora debuttato tra i professionisti Augusto Sessa, centrocampista classe ’96, fulcro della Primavera del Catania, pronto ad affermarsi dalle parti del “Massimino”. Sessa è un mediano di sostanza, dotato però anche di discrete qualità nell’organizzazione della manovra. Rossetti e Di Grazia sono le due principali perle del vivaio rossazzurro. Rossetti ha realizzato già un gol in serie B contro il Bari e ha totalizzato sette presenze in prima squadra nella scorsa stagione. Attaccante esterno, dotato di buone qualità tecniche, capace di muoversi negli spazi stretti, Rossetti ha ancora ampi margini di miglioramento. Ha iniziato la sua avventura a Catania negli Allievi Nazionali di Raciti, negli ultimi anni sotto la guida di mister Pulvirenti è cresciuto molto arricchendo il suo repertorio, migliorando i movimenti senza palla. Andrea Di Grazia è completamente un prodotto del vivaio del Catania, dove è cresciuto sin da bambino, quando si è trasferito dalla scuola calcio “La Meridiana” alle parti di Torre del Grifo. Dopo i primi calci dati nella scuola calcio “La Meridiana”, ha vissuto l’intera trafila in maglia rossazzurra dagli Esordienti alla Primavera. Non si tratta di un predestinato, di un talento che ha impressionato tutti sin da piccolo ma di un giocatore interessante che ha intrapreso un percorso di crescita costante, migliorando sotto tutti i punti di vista. E’ stata fondamentale poi la svolta tattica: Di Grazia, infatti, ha iniziato da interno di centrocampo, la svolta è avvenuta negli Allievi Regionali, quando è stato avanzato prima nel ruolo di trequartista e poi di esterno destro d’attacco, la posizione in cui sta ben figurando ora nel 4-3-3 di Pulvirenti. L’intuizione diede subito i suoi frutti, Di Grazia realizzò ventitrè gol. Nella scorsa stagione il passaggio in Primavera tra tante difficoltà, riuscì a realizzare solo cinque gol in ventisette partite tra campionato e Coppa Italia di categoria. L’esplosione del suo talento è arrivata, però, nell’ultima stagione in cui ha messo a segno diciassette gol tra campionato e Coppa Italia Primavera. Il Catania ha bisogno di ripartire, serve un’atmosfera nuova per ricreare entusiasmo, per allontanare le “nubi tossiche” di un brutto scandalo. Chi meglio dei giovani talenti può farlo?
Fonte: Ciro Troise per lagiovineitalia.net
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